L'industriale è stato sentito martedì dai pm di Milano. Avrebbe finanziato con 31 mila euro, in modo non lecito, la candidata azzurra alle Europee. Il suo legale: "Non c'è finanziamento illecito". Revocate misure cautelari a due indagate dopo le prime ammissioni
di LUCA DE VITO
Indagati per finanziamento illecito ai partiti. Il presidente di Confindustria Lombardia, Marco Bonometti, per averlo elargito, la candidata di Forza Italia alle elezioni Europee, Lara Comi, per averlo ricevuto. Martedì il numero uno degli industriali lombardi era stato ascoltato dai pm che indagano nell'inchiesta della Dda sulle tangenti a Milano e Varese. Bonometti avrebbe effettuato un finanziamento illecito per 31 mila euro, con un meccanismo particolare: la cifra sarebbe stata riconosciuta in cambio di un testo di poche pagine che però risulta scaricabile anche sui siti di tesi di laurea online. La procura contesta una fattura da 31 mila euro, appunto, emessa nel gennaio 2019 da Omr holding alla società Premium consulting srl, tra i cui soci figura Lara Comi. Bonometti avrebbe finanziato due studi per l'espansione in Europa dei mercati.Continua quiMilano: Altitonante e Tatarella, i due enfant prodige forzisti travolti dall'inchiesta sulle tangenti
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