Genova - Andrea è dietro a qualche motore, come sempre, nell’autofficina di papà Mirco, dove lavora. «Al ladro al ladro», grida un uomo che corre in via Rivarolo. Insegue un tizio con uno zaino pieno di scarpe, appena rubate nel negozio vicino. Un ragazzo si lancia all’inseguimento a piedi, un altro in macchina. Andrea fa lo stesso, salta su una moto da strada, che è lì nell’officina perché va sistemata. Fa meno di 50 metri, sale sul marciapiede e sbatte contro un palo. Non ha il casco, cade. Morirà dopo i tentativi dei soccorritori. Davanti agli occhi del padre e dei suoi amici.
Andrea Corsini, ieri pomeriggio, è scomparso così in via Rivarolo, una delle strade che la tragedia del Ponte Morandi ha reso un po’ più lontane dal centro città. Davanti al gigantesco palazzone sul quale svetta l’insegna del Mercatone Uno. Aveva 25 anni e, come racconta un amico, era andato a vivere da solo vicino al santuario della Guardia.
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