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mercoledì 30 ottobre 2019

Casa, la cedolare secca resta al 10% Aumenta la tassa sulla fortuna

Dopo un incontro a Palazzo Chigi arrivano le misure. Gualtieri: “Risolto tutto, anche il nodo Iva”. Oggi nuovo round. Dalle sigarette incassi per 88 milioni, 140 milioni per gli investimenti green. Dombrovskis: “Non bocceremo l’Italia"

ROMA - Cade il rischio di un rincaro delle tasse sulla casa: la cedolare secca, cioè l’imposta che sostituisce l’Irpef per chi dà in affitto un appartamento a canone concordato non salirà al 12,5 per cento ma resterà al 10 per cento, come è oggi, e diventerà strutturale. «Buona notizia», commenta Giorgio Spaziani Testa della Confedilizia che ricorda come i contratti che sarebbero stati sottoposti al rincaro sono circa 800 mila.

Per finanziare l’intervento si ripresenta la tassa sulla fortuna. Arrivano anche 140 milioni per finanziare gli investimenti “green” e 88 dall’aumento delle sigarette. Rinnovata la Convezione triennale con Radio Radicale (8 milioni l’anno) e istituito un fondo di 20 milioni per le scuole che decidono di abbonarsi ai quotidiani (contributo dell’80%).

Queste le novità del vertice di oltre due ore a Palazzo Chigi, sotto la regia di Conte e che il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha gestito con «modalità europee», con l’obiettivo di portare a casa compromesso e risultato. L’obiettivo è quello di consegnare il testo al Senato giovedì 31 ottobre, dieci giorni oltre il limite fissato dalle norme. E oggi per le ultime limature nuovo vertice.

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Non sprecare una sconfitta

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