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sabato 31 gennaio 2015

Il giorno di Mattarella, al via la quarta chiamata. Napolitano: "E' figura corretta e imparziale"


Assemblea di Area popolare prima dello scrutinio: sì ufficiale (ma non unanime) al candidato di Renzi. Alfano: "Il metodo però resta sbagliato". Sacconi, in disaccordo, verso le dimissioni da capogruppo. Fi indica scheda bianca ma Scilipoti è pronto a disobbedire. Da ora bastano 505 voti per eleggere capo dello Stato.

ROMA - Con la quarta votazione per l'elezione del capo dello Stato oggi è il giorno di Sergio Mattarella. Ieri Matteo Renzi ha auspicato "la più ampia convergenza" sul nome del giudice costituzionale ed ex ministro della Difesa "per il bene comune dell'Italia" e stamani Giorgio Napolitano dice: "E' importante la più ampia convergenza su di lui, è sempre importante avere grandi numeri. La convergenza è certamente importante per rafforzare il consenso e dare una caratterizzazione che non abbia a che vedere con questioni tattiche politiche contingenti. Area popolare aveva ragione ad essere polemica, ma hanno assai più ragione per la scelta che si realizzerà stamattina". Parole che l'ex capo dello Stato pronuncia dopo aver depositato nell'urna la propria indicazione di voto per il successore al Quirinale: "La mia presenza qui è doverosa - aggiunge, e su Mattarella racconta: "Lo conosco sul piano dell'assoluta lealtà e correttezza, sensibilità e competenza istituzionale e certamente dell'imparzialità. Caratteristiche importantissime per disegnare la figura del capo dello Stato".

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