Scontri e tensione dopo il discorso del figlio di Gheddafi che promette riforme ma minaccia: "Fermatevi o sarà guerra civile". Spari e urla nella capitale, in fiamme il palazzo del popolo, uno dei principali edifici governativi. Dall'alto caccia militari dell'aviazione libica avrebbero eseguito dei raid contro i manifestanti. Per la tv araba nella capitale solo oggi ci sarebbero 61 vittime. Il bilancio ufficioso parla di quasi trecento morti a Bengasi, caduta in mano ai rivoltosi, insieme a Sirte e ad altre città. Unità dell'esercito solidarizzano con la protesta. Un cantiere straniero assaltato: feriti. Voci di fuga del leader, ma secondo i siti di opposizione Gheddafi è ancora nel Paese. Lascia il ministro della Giustizia in polemica con l'eccessivo uso della forza. Nel Paese interrotte le comunicazioni telefoniche. La Cnn: "Impossibile collegarsi". Frattini: "Basta violenze"
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