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mercoledì 5 ottobre 2011

Barletta, i parenti delle vittime "Lavoravano senza contratto"

Al lavoro in nero: le cinque operaie morte nel crollo della palazzina non avevano contratto. "Lo facevano per sopravvivere". "Prendevano da 3,95 a 4 euro l'ora". Sul caso indaga la guardia di finanza che ha acquisito le documentazioni fiscali del laboratorio tessile

 

LA STRAGE, CINQUE VITTIME
Lavoravano in 'nero', senza contratto, le operaie morte nel crollo della palazzina di via Roma, a Barletta. Lo raccontano i parenti delle vittime, assiepati davanti all'obitorio del Policlinico di Bari dove si trovano i corpi delle operaie in attesa dell'autopsia. "Era gente - dicono - che lavorava per sopravvivere".  "Mia nipote, 33 anni, prendeva 3,95 euro all'ora, mia nuora quattro euro: lavoravano dalle otto alle 14 ore, a seconda del lavoro che c'era da fare. Avevano ferie e tredicesima pagate, ma senza contratto. Quelle donne lavoravano per pagare affitti, mutui, benzina, per poter vivere, anzi sopravvivere". Lo racconta la zia di una delle vittime. Lì, all'obitorio, sono arrivati anche i titolari dell'opificio, i genitori di Maria Cinquepalmi, a piangere la loro figlia di 14 anni che ieri, uscita prima di scuola, li cercava al lavoro.

DUE INCHIESTE SUL CROLLO

 



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