Aggiornamento delle ore 14,35
Al ministero della Giustizia sono in corso esami testimoniali di tutti
gli impiegati presenti al quarto piano del dicastero, oltre che del
personale in servizio presso gli ingressi del palazzo, per fare luce su
quanto accaduto mercoledì scorso, dopo il video in cui si vedono
lacrimogeni lanciati durante le manifestazioni degli studenti. Si stanno
inoltre esaminando tutti i filmati degli ingressi per vedere se
qualcuno e entrato e chi. Con l'avvicinarsi del corteo alla sede del
ministero, infatti, tutte le porte erano state chiuse.
Il Guardasigilli, Paola Severino, esprime "inquietudine e preoccupazione" per le
immagini diffuse oggi da Repubblica.it nelle
quali si vede chiaramente che, durante gli scontri di mercoledì scorso
tra forze dell'ordine e studenti, qualcuno ha lanciato lacrimogeni dalle
finestre del ministero della Giustizia. Severino annuncia anche
un'indagine interna per capire cosa sia veramente successo nel dicastero
di via Arenula il
14 novembre scorso.
Perché il ministro, pur essendo in sede due giorni fa, fa sapere,
tramite il suo staff, che non sapeva che qualcuno, evidentemente forze
dell'ordine, stava usando il ministero come 'trincea d'altura' per
sedare la
guerriglia.
Severino inoltre sottolinea che lacrimogeni a strappo, come quelli che
sembrerebbero essere stati lanciati dal Ministero, non sono in dotazione
al reparto di polizia penitenziaria di via Arenula.
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