Domina il pessimismo per il timore di avere troppo pochi soldi, regole che cambiano continuamente,
paura di perdere il lavoro e di non poter più versare i contributi.
Timore per pensioni pubbliche troppo basse, regole che cambiano
continuamente, paura di perdere il lavoro e di non poter versare i
contributi: si tinge di nero l’orizzonte della vecchiaia degli italiani.
Già oggi la previdenza pubblica è fatta di pensioni basse. Degli 11,6
milioni di pensionati con pensione di vecchiaia, più di 4 milioni
(oltre il 35%) beneficia di un assegno pensionistico inferiore a 1.000
euro. Di questi, 741mila (il 6,4%) ricevono meno di 500 euro al mese. E
il futuro non sarà più roseo. I lavoratori italiani pensano che quando
andranno in pensione riceveranno un assegno pari in media al 55% del
proprio reddito attuale. Un quarto dei lavoratori crede che avrà una
pensione inferiore al 50% del reddito da lavoro e il 43% che al massimo
sarà compresa tra il 50% e il 60% del reddito. È quanto emerge da una
ricerca realizzata dal Censis per la Covip.
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