Genova. Una truffa sui rimborsi elettorali della Lega Nord per circa 40 milioni di euro, un caso sollevato originariamente da un’inchiesta giornalistica del Secolo XIX del gennaio 2011.
Con questa accusa è stato chiesto il rinvio a giudizio dalla procura di Genova per l’ex segretario della Lega Umberto Bossi e l’ex tesoriere Francesco Belsito per
la presunta truffa sui rimborsi elettorali ai danni dello Stato da
circa 40 milioni di euro. Oltre a Bossi e a Belsito, chiesto il
giudizio anche per altri tre componenti del comitato di controllo di
secondo livello del Carroccio: Stefano Aldovisi, Diego Sanavio e Antonio
Turci.
A chiedere il rinvio a giudizio è
stato il pm Paola Calleri che ha ereditato l’inchiesta dalla procura di
Milano, che l’ha trasferita per competenza territoriale.
Esiste un’altra tranche della stessa indagine, quella che riguarda il riciclaggio dei fondi elettorali del Carroccio in Africa: l’ex tesoriere Francesco Belsito e i suoi sodali sono indagati con lui per un investimento estero da 5,7 milioni di euro di
fondi pubblici dirottati su banche offshore; le accuse nei loro
confronti sono a vario titolo di appropriazione indebita, truffa e
riciclaggio.
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