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giovedì 4 dicembre 2014

Concordia, Schettino: "Sulla nave io, come comandante, sono il primo dopo Dio"

Il pm ha incalzato l'imputato, che rischia 20 anni di carcere, sul tardato allarme dopo l'urto al Giglio: "Perché non diede subito l'emergenza generale?"

Prosegue l'interrogatorio del comandante Francesco Schettino, contro il quale la Procura intende chiedere più di 20 anni di carcere per la tragedia della Concordia. Sulla nave "io, come comandante, sono il primo dopo Dio", ha detto al pm Alessandro Leopizzi che lo incalzava sul tardato allarme dopo l'urto al Giglio. Schettino ha risposto così mentre spiegava come agì nelle fasi successive all'impatto contro gli scogli.

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