ROMA. L'uomo che oggi è accusato di mafia ha ottenuto da Roma, negli ultimi dieci anni, 174 appalti. Nelle casse della rete di cooperative riconducibili a Salvatore Buzzi, il braccio imprenditoriale di Carminati, sono finiti qualcosa come 34 milioni di euro direttamente dalle casse del Campidoglio. Senza considerare, dunque, quelli sotto inchiesta della municipalizzata Ama.
Un tesoretto che poi il "compagno B." non ha spartito solo con Carminati, il capo di Mafia Capitale. Perché tutta questa fortuna, in un modo o nell'altro, ha avuto un prezzo. Nella lunga informativa dei carabinieri del Ros, allegata agli atti dell'inchiesta dei pm Cascini, Ielo e Tescaroli, vengono ricostruiti i denari che Buzzi ha consegnato alla politica. Tutti.
Continua qui
Nessun commento:
Posta un commento