Concordia, Schettino: "Sulla nave io, come comandante, sono il primo dopo Dio"
Il pm ha incalzato l'imputato, che rischia 20 anni
di carcere, sul tardato allarme dopo l'urto al Giglio: "Perché non diede
subito l'emergenza generale?"
Prosegue l'interrogatorio del comandante Francesco Schettino, contro il
quale la Procura intende chiedere più di 20 anni di carcere per la
tragedia della Concordia. Sulla nave "io, come comandante, sono il primo
dopo Dio", ha detto al pm Alessandro Leopizzi che lo incalzava sul
tardato allarme dopo l'urto al Giglio. Schettino ha risposto così mentre
spiegava come agì nelle fasi successive all'impatto contro gli scogli.
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