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mercoledì 13 febbraio 2019

Ikea Corsico, dipendenti rubavano mobili: 30 sospesi e denunciati

L’inchiesta nel punto vendita di Corsico. Le merci date a parenti e amici sostituendo i cartellini. Avviato un procedimento disciplinare per colpa grave


Mattina del 22 gennaio, un’addetta alle vendite incontra il marito tra le corsie. Insieme raggiungono «l’angolo delle occasioni» dove sono in vendita a prezzi scontati i mobili fallati o provenienti dall’esposizione. L’uomo ha in mano un sgabello «Bekvam» da meno di trenta euro. La moglie lo passa a una collega che sostituisce l’etichetta con quella di una mensola «Lack» da meno di dieci euro. Il marito si avvicina alle casse automatiche, paga la finta mensola e se ne va.
Scene che si sono ripetute per mesi, sempre con prodotti diversi, da poche decine di euro fino a centinaia. Prodotti che passavano alle casse come «bottiglie d’acqua minerale», «mensole», «cuscini» o «portapenne». E che spesso finivano nelle case di parenti e amici se non, come accertato in alcuni casi, nei mercatini «offro e vendo» del web.
Sono una trentina i dipendenti del punto vendita Ikea di Corsico, alle porte di Milano, che negli ultimi tre giorni si sono visti consegnare — rigorosamente a mano con convocazione davanti al capo del personale — una lettera di avvio di un procedimento disciplinare per colpa grave. Dipendenti che sono stati immediatamente sospesi dal servizio e subito allontanati dallo store dopo aver recuperato i loro effetti personali. E che ora hanno cinque giorni di tempo per rispondere alle contestazioni disciplinari. Questioni che riguardano, appunto, merce sparita o fatta uscire dal punto vendita dopo aver sostituito il cartellino con il codice e a barre con uno a prezzo più vantaggioso. Ma quel che colpisce è il numero di dipendenti coinvolti visto che lo store di Corsico — lo stesso balzato alle cronache per la mamma licenziata perché non voleva cambi di turno, provvedimento confermato dal giudice — conta poco più di 350 unità tra cassieri e addetti alla vendita.

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