Con il decretone istitutivo del reddito di cittadinanza sono state bloccate - già dal 29 gennaio - le richieste dell'assegno di ricollocazione, il voucher di importo fino a 5mila euro che permette ai disoccupati di riqualificarsi professionalmente e rientrare nel mondo del lavoro.
A risentirne saranno i disoccupati non abbastanza poveri da rientrare nei requisiti che danno il diritto d'accesso al reddito di cittadinanza e che non potranno fare ricorso all'aiuto alla ricerca di un posto di lavoro che l'assegno di ricollocazione poteva assicurare. Ma non solo: le nuove misure di sostegno sono limitate a soggetti poco occupabili, lasciando scoperte le vittime degli esuberi aziendali (in genere 40-50enni).
Ma andiamo con ordine. Come si legge all’articolo 9, comma 7, del Decreto Legge numero 4 del 28 gennaio 2019, disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni, la possibilità di ottenere l’assegno di ricollocazione è sospesa fino al 31 dicembre 2021 per chi percepisce l’indennità di disoccupazione da almeno 4 mesi.
Il Reddito di cittadinanza così com'è ha un (altro) grosso problema
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