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martedì 4 ottobre 2011

Assoluzione per Amanda e Raffaele Forte contestazione fuori dall'Aula

La sentenza è con formula piena, "per non aver commesso il fatto". Davanti al tribunale le grida "vergogna, vergogna". L'avvocato della ragazza americana: "La mia assistita vuole tornare in America al più presto". I due sono già liberi

PERUGIA - Amanda all'inizio della lettura era tesissima, già quasi in lacrime prima della sentenza, la bocca aperta di chi respira a fatica. Raffaele invece è apparso più tranquillo. Lo sguardo fisso davanti a sè, in direzione del presidente della Corte, e poi il gesto immediato di serrare i pugni in segno di esultanza. Sono stati entrambi assolti Amanda Knox e Raffaele Sollecito. Come molti si aspettavano già da diverse ore. La corte d'assise d'appello di Perugia ha letto la sentenza alle 21.45, dopo undici ore di camera di consiglio. E ha così ribaltato il verdetto di primo grado sull'omicidio di Meredith Kercher. Allora la ragazza americana era stata condannata a 26 anni di carcere, Sollecito a 25.

L'assoluzione è arrivata con formula piena, "per non aver commesso il fatto". E sono già tornati in libertà, dopo quattro anni di detenzione. Per i giudici, dunque, non sono stati loro a uccidere la studentessa inglese tra il primo e il 2 novembre 2007. Amanda Knox è stata riconosciuta colpevole solo di calunnia - nei confonti di Patrick Lumumba - e condannata a 3 anni di reclusione, già scontati.  

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