Finmeccanica-Enav, ecco i verbali i testimoni: "Così pagavamo i politici"
Svolta nell'inchiesta Enav. I pm di Roma hanno ricostruito come i
faccendieri "facevano i compiti" in un sistema "corrotto". E dai verbali
spuntano i nomi di Altero Matteoli, di Pierferdinando Casini, di
Lorenzo Cesa e di Gianni Alemanno di CARLO BONINI
ROMA - Raccontano gli atti dell'inchiesta
Finmeccanica-Enav che il Sistema era "corrotto" fin negli interstizi, le
gare d'appalto "pennellate", i fondi neri, creati con sovrafatturazioni
fino al 60 per cento del valore delle commesse, la regola. Che la
Politica era vorace, nelle sue richieste di denaro e non solo. Che Enav è
stata "tasca" e "feudo dell'Udc", dei suoi leader Pierferdinando Casini e Lorenzo Cesa. "Come di An", di almeno un suo ex ministro (Altero Matteoli), della "corrente del sindaco Alemanno", di "Gasparri e La Russa". Che bussavano a denari onorevoli del Pdl (Milanese, Floresta, Brancher), e che anche la Lega voleva un posto al sole.
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