Monti, fiducia record alla Camera il nuovo premier tra rigore e ironia
Il nuovo esecutivo ottiene il sì dei deputati con 556 voti a favore.
Nella replica a Montecitorio ribadita l'intenzione di attuare le
riforme e stoccate sugli attacchi delle ultime ore: "Staccare la spina?
Non siamo un polmone artificiale". Il professore parla di "inatteso
nuovo clima" in Parlamento e dice: "Sacrifici per chi finora ha dato
meno"
ROMA - Dopo quella del Senato di ieri, il governo di
Mario Monti incassa anche quella della Camera: una fiducia record con
556 Sì e 61 no. A favore hanno votato quasi tutti i gruppi parlamentari.
Solo dai leghisti di Montecitorio è arrivato un compatto no (59
deputati). Voto negativo anche da Domenico e Alessandra Mussolini.
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Quelli
ottenuti da Monti sono numeri di rilievo assoluto, che nella conferenza
stampa successiva al voto fanno parlare il premier di un "inatteso
nuovo clima di dialogo in Parlamento", incoraggiando un armistizio tra i
partiti. E ricordando di "non essersi mai candidato a nulla", a chi gli
chiede se è intenzionato a correre nelle prossime elezioni politiche.
Monti dice poi di "Non escludere sacrifici" parlando dei provvedimenti
che dovrà prendere il Governo per rilanciare l'economia. Sacrifici che,
spiega il premier, "verranno richiesti a quelle categorie che finora
hanno dato di meno". Nella stessa occasione, Monti ha espresso parole di
condanna per "la piazza contro Berlusconi", e ribadito che sulle prossime manovre, cercherà "il più ampio consenso possibile".
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