Incidenti, altre tre vittime sul lavoro Napolitano: "Non sono tragiche fatalità"
Il capo dello Stato scrive al sindaco di Campello di Clitunno, nel
quinto anniversario dell'incidente in cui persero la vita quattro
persone: "Alcun cedimento è ammissibile nell'impegno per la sicurezza e
la dignità del lavoro". Tragedia nel bergamasco per l'esplosione in una
cartiera. Morti anche a Oristano e Roma
ROMA - Non si ferma il tragico conteggio dei morti sul
lavoro. Oggi le vittime sono state tre. "E non si tratta di tragiche
fatalità", ammonisce il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano,
ribattendo che sul tema della sicurezza "nessun cedimento è
ammissibile".
Vicino Bergamo all'alba, per l'esplosione di una caldaia nella cartiera in cui lavorava, la Ca-Ma di Lallio Lallio, nei pressi di Dalmine ().
Si chiamava Rosario Spampinato, aveva 50 anni, una moglie e due figli.
L'esplosione ha distrutto la fabbrica, provocando gravissimi danni.
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