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martedì 15 novembre 2011

Monti: 'Forse sacrifici non lacrime e sangue, vorrei i politici, ma vado avanti fino al 2013

Il professore: 'Non accetto esecutivo a tempo, coesione Nord-Sud necessaria per crescita'. Pdl, nessun consenso al buio. No da Bossi, che riapre parlamento 'Padania' 

di Federico Garimberti

Mario Monti è pronto ad accettare che i partiti si tengano alla larga dal suo esecutivo, pur sapendo che ciò rischia di indebolirlo notevolmente anche in previsione dei "sacrifici" che dovrà chiedere al Paese; ma non ad acconsentire che sul suo governo sia posta una data di scadenza. In Perché in questo caso è pronto a dire no. E' un Monti pragmatico quello che alle otto di sera, un po' inaspettatamente, affronta per il secondo giorno di fila le telecamere al termine della prima, lunga giornata di consultazioni nel corso della quale ha visto tutte le formazioni minori, ma anche il terzo polo e l'Idv. Non la Lega, con la quale ha avuto una "consultazione" solo telefonica. Tutti, Carroccio a parte, gli hanno assicurato il loro appoggio. Dal Terzo Polo è arrivata 'carta bianca'. Meno rassicurante, invece, il sostegno dell'Italia dei Valori che ha ammonito: in caso di modifica della legge elettorale a causa del referendum le urne in primavera sarebbero inevitabili. Ma sostanzialmente il Professore ha incassato l'appoggio di tutti. Tuttavia non ha sciolto alcuni nodi fondamentali, soprattutto con i partiti più grandi: Pdl e Pd, che incontrerà domani. 

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