Monti: 'Forse sacrifici non lacrime e sangue, vorrei i politici, ma vado avanti fino al 2013
Il professore: 'Non accetto esecutivo a tempo, coesione Nord-Sud
necessaria per crescita'. Pdl, nessun consenso al buio. No da Bossi, che
riapre parlamento 'Padania'
di Federico Garimberti
Mario Monti è pronto ad accettare che i partiti si tengano alla larga
dal suo esecutivo, pur sapendo che ciò rischia di indebolirlo
notevolmente anche in previsione dei "sacrifici" che dovrà chiedere al
Paese; ma non ad acconsentire che sul suo governo sia posta una data di
scadenza. In Perché in questo caso è pronto a dire no. E' un Monti
pragmatico quello che alle otto di sera, un po' inaspettatamente,
affronta per il secondo giorno di fila le telecamere al termine della
prima, lunga giornata di consultazioni nel corso della quale ha visto
tutte le formazioni minori, ma anche il terzo polo e l'Idv. Non la Lega,
con la quale ha avuto una "consultazione" solo telefonica. Tutti,
Carroccio a parte, gli hanno assicurato il loro appoggio. Dal Terzo Polo
è arrivata 'carta bianca'. Meno rassicurante, invece, il sostegno
dell'Italia dei Valori che ha ammonito: in caso di modifica della legge
elettorale a causa del referendum le urne in primavera sarebbero
inevitabili. Ma sostanzialmente il Professore ha incassato l'appoggio di
tutti. Tuttavia non ha sciolto alcuni nodi fondamentali, soprattutto
con i partiti più grandi: Pdl e Pd, che incontrerà domani.
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