Unicredit: da Cda ok aumento capitale, 5.200 esuberi entro 2015
Approvato nuovo piano industrial. Ghizzoni: 'Mediobanca svalutata per 440 milioni'
MILANO - Maxi-perdita di 10,6 miliardi di euro nel terzo trimestre per
Unicredit e nessun dividendo per il 2011. A pesare su Piazza Cordusio
sono svalutazioni straordinarie su avviamento per 9,6 miliardi di euro.
Intanto il gruppo ha annunciato l'atteso aumento di capitale da 7,5
miliardi di euro che porta, al 30 di settembre di quest'anno, il core
tier 1 al 10,35% con Basilea 2 e oltre il 9% con Basilea 3, già nel
2012. Mentre il titolo in Borsa si e avvitato su se stesso chiudendo
sotto i 6 punti percentuali. E l'istituto ha anche annunciato,
nell'ambito del piano strategico, una riduzione del personale in Italia
di 5.200 unità nel periodo compreso tra settembre 2011 e il 2015. L'ad
del Gruppo, Federico Ghizzoni ha spiegato che la svalutazione "é una
cifra importante" ma che "non ha nessun impatto sul capitale e sulla
liquidità" e che "é puramente contabile. E' una decisione che ci fa
piacere perché rafforza la banca sia dal punto di vista patrimoniale sia
di bilancio", ha aggiunto. In particolare, secondo quanto si legge nel
comunicato sulla trimestrale, la svalutazione riguardano per 8.669
milioni, al netto delle tasse, l'avviamento di acquisizioni effettuate
negli ultimi anni e l'effetto è che il goodwill iscritto in bilancio
cala da 20.244 milioni a fine giugno scorso a 11.529 milioni al 30
settembre.
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