Draghi: "Situazione gravissima" S&P declassa il fondo Salva-Stati
Il presidente della Bce parla di incertezze sul debito sovrano e sulla prospettive di crescita. E chiede di accelerare sulle misure anti-crisi. Ma intanto l'Efsf subisce un taglio del rating. E il governatore avverte: "A questo punto servono più contributi dai Paesi con tripla A"
BERLINO - La situazione dell'eurozona e dell'Europa intera è molto grave, è ben peggiorata in pochi mesi, guai a chiudere gli occhi: ora tocca dare la priorità alle politiche per la crescita economica e la creazione di posti di lavoro. Il durissimo grido d'allarme l'ha lanciato Mario Draghi, presidente della Banca centrale europea (Bce) parlando a un'audizione del Parlamento europeo. E contemporaneamente, Standard&Poor - l'agenzia di rating che la settimana scorsa aveva deciso il di Italia, Francia, Austria, e altre economie chiave dell'eurozona - ha declassato il fondo salvastati europeo Efsf, abbassando la sua classifica da AAA ad A+. L'Efsf in caso di declassamento, ha sempre detto Draghi, potrà prestare o dare garanzie per la stessa quantità di denaro e allo stesso interesse solo se gli Stati dell'eurozona che ancora hanno il massimo rating, cioè appunto AAA, gli forniranno più risorse. Altrimenti dovrà rincarare i suoi tassi o prestare meno.
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