Duecento uomini dell'Agenzia delle entrate e un centinaio di agenti della polizia locale nei locali
fra i Navigli e corso Como. In campo la task force di Pisapia. Salvini (Lega): "E' una buffonata"
di ORIANA LISO e FRANCO VANNII Navigli, il quartiere Isola, Vittor Pisani, Garibaldi, corso Como, piazza Wagner. Il blitz di verifiche fiscali a tappeto ha colpito ristoranti, bar e discoteche. Come a Cortina erano stati gli albergatori e i possessori di auto di lusso a essere controllati e a Roma i negozianti delle vie dello shopping, a Milano l'Agenzia delle entrate ha deciso di battere i distretti simbolo della movida, con l'aiuto dei vigili che, contemporaneamente, fermavano in strada auto di grossa cilindrata per verificare che fossero intestate ai reali utilizzatori e non, magari, a società. Duecento i locali controllati in quei quartieri dove ogni sera si ammucchiano le auto in seconda fila, dove i cocktail costano 10 euro e non sempre lo scontrino è certo. L'operazione, scattata in simultanea alle 20,30 in tutte le zone più frequentate dai giovani, ha coinvolto più di 200 accertatori dell'Agenzia delle entrate, aiutati da decine di vigili urbani e vigili del fuoco.
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