Tutto da chiarire cosa accadrà alle persone che hanno pagato per il servizio del sito chiuso dall’Fbi
“Uno schema di Ponzi”: questa è una delle accuse che vengono rivolte ai gestori di Megaupload e Megavideo, i siti di file e videosharing chiusi dall’Fbi che ha arrestato al contempo i titolari del servizio con accuse che, se confermate, potrebbero valere anche 50 anni di galera. La situazione, in questi minuti, è particolarmente delicata, soprattutto per un aspetto: il destino delle persone che avevano creduto in Megaupload, e che quindi avevano acquistato un account premium. E, a secondo di come sarà gestita proprio la questione dell’utenza pagante, il caso Megaupload diventerà un precedente storico per la comunità online.
Continua qui
Nessun commento:
Posta un commento