Piacenza, Ikea reagisce alle proteste oltre 100 operai perdono il lavoro
Il colosso svedese ha deciso un "riposizionamento dei volumi" nello
stabilimento di Piacenza, dopo gli scontri di venerdì scorso. Lo ha
comunicato il consorzio Cgs. L'azienda: "A repentaglio un progetto
occupazionale e di sviluppo che aveva resistito alla crisi". E si pensa a
sedi alternative.
PIACENZA - Sale la tensione a Piacenza, per la complessa vicenda Ikea e
le proteste dei facchini dei giorni scorsi. La direzione del colosso
svedese ha optato infatti per il "riposizionamento dei volumi" nello
stabilimento di Piacenza a partire da domani, giovedì, con la perdita di
107 posti di lavoro, dopo le proteste e i blocchi (foto)
che hanno tra l'altro portato, venerdì scorso, a disordini con oltre
una decina di feriti tra manifestanti e poliziotti e a un indagato per
resistenza a pubblico ufficiale. Lo ha comunicato il consorzio Cgs,
fornitore di servizi a cui fanno capo le cooperative Cristall.
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