A Castellania il tributo e la commozione di sportivi e addetti ai
lavori. Il parallelo con Pantani e Casartelli, le novità della casa
natale di Fausto che si è rifatta il “look”
Castellania
(AL)
Il 2 gennaio a Castellania c’è sempre una ventata di novità, anche 55 anni dopo la morte del suo Campione. Il giorno dedicato alla commemorazione di Fausto Coppi suscita emozioni in chi per la prima volta approda nel paesino sui colli tortonesi e nei «fedelissimi» che si danno sempre appuntamento per rievocare le gesta del grande corridore, per rendere omaggio alla sua tomba e per visitare la casa natale, di recente sottoposta a un altro maquillage.
«Ero piccolo, vedevo mio padre piangere per Coppi e non capivo il
perché, ma a distanza di oltre mezzo secolo capisco tantissime cose mi
commuovo anch’io» sottolinea Giorgio Viberti, giornalista sportivo de La
Stampa premiato insieme con il collega Davide De Zan, di Mediaset, che a
sua volta narra aneddoti sull’Airone raccontatigli da papà Adriano,
voce del ciclismo Rai che da giovane cronista avvicinava il campione
dandogli del «lei» e chiamandolo «signor Fausto».
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