martedì 31 gennaio 2017
Strage di Viareggio, Moretti ed Elia colpevoli: 7 anni a ex amministratori delegati di Rfi
L'ex ad di Ferrovie condannato
per Rete Ferroviaria Italiana ma non come ad di Fs. Sette anni anche
per Vincenzo Soprano, ex ad di Trenitalia. Nel disastro ferroviario del
29 giugno 2009 morirono 32 persone
di GERARDO ADINOLFI, LAURA MONTANARI E FRANCA SELVATICIMauro Moretti è stato giudicato colpevole nella sentenza di primo grado a Lucca nel processo della stage di Viareggio in cui morirono, il 29 giugno 2009, 32 persone. Per lui la pena è di sette anni. Moretti, al tempo, era ad di Ferrovie dello Stato, mentre ora è alla guida di Leonardo-Finmeccanica. L'accusa per lui aveva chiesto 16 anni. Moretti è stato assolto come amministratore delegato di Fs, ma condannato come ex amministratore delegato di Rfi, la società del gruppo che si occupa dell'infrastruttura ferroviaria.
Condannati a 7 anni e 6 mesi anche Michele Mario Elia, nel 2009 ad di Rete ferroviaria italiana e Vincenzo Soprano, ex ad di Trenitalia e di Fs Logistica. Gli imputati sono in tutto 33, e 9 società. I condannati sono stati 23, 10 gli assolti (qui tutte le condanne imputato per imputato). Sono accusati a vario titolo di disastro ferroviario, incendio colposo, omicidio colposo plurimo, lesioni personali. Tra le società 'imputate' assolte anche Ferrovie dello Stato e Fs Logistica, mentre vengono condannate Rfi e Trenitalia con una sanzione di 700 mila euro.
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Trump, in Gran Bretagna un milione di firme per fermare la visita di Stato
Ha raggiunto il milione di firme la
petizione contro la visita di Donald Trump nel Regno Unito. La premier
Theresa May ha fatto sapere che non annullerà la visita, ma i cittadini
non si arrendono e il numero delle firme continua ad aumentare
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Trump caccia ministra ad interim della Giustizia non voleva difendere decreto sull'immigrazione
Effetto Trump, bimbo iraniano bloccato al gate: l'abbraccio con la madre dopo 4 ore
Mercati in tensione per la bufera Trump Italia nel mirino, tengono Borsa e spread
Alessandria ancora tra le città più inquinate. Legambiente: “subito il piano anti-smog per il Piemonte”
ALESSANDRIA – Impietoso, il dossier Malaria di Legambiente, condanna Alessandria al settimo posto in classifica. Il capoluogo, con la centralina di rilevamento di piazza D’Annunzio, ha superato per 69 volte il limite massimo di microgrammi di Pm10 contenuti in un metro cubo.
Peggio hanno fatto Torino con 89 superamenti, seguita da Frosinone, Milano e Venezia, poi Vicenza e Asti.
Legambiente rincara la dose spiegando che se “il 2015 è stato un anno particolarmente negativo da un punto di vista meteorologico, fattore che ha amplificato gli effetti dell’inquinamento nelle città, il contributo del fattore meteorologico nel 2016 avrebbe dovuto mitigarne gli effetti, cosa che purtroppo non è avvenuta“.
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lunedì 30 gennaio 2017
World of Firefighters, i Vigili del fuoco italiani premiati come i migliori al mondo
I Vigili del fuoco italiani si sono classificati al primo posto del World of Firefighters - Conrad Dietrich Magirus Award 2016. Il concorso premia ogni anno a livello mondiale le squadre dei Vvf che si sono contraddistinte nel loro lavoro per efficienza e coraggio. Il team italiano è stato scelto per l’attività svolta a seguito del sisma che ha colpito l’Italia centrale il 24 agosto 2016. In rappresentanza di tutto il Corpo, a ritirare il premio durante la cerimonia tenuta a Ulm, in Germania, quattro membri dei Vigili del fuoco: Raimondo Montana Lampo, Antonio Di Malta, Oronzo Passabi e Giovanni Salzano
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Canada, spari nella moschea di Quebec City: sei morti. Fermato studente franco-canadese
Spari contro i fedeli durante la preghiera della sera, anche otto
feriti. La polizia ferma due giovani, ma solo uno, il 27enne Alexandre
Bissonnette, è considerato "sospetto". Nessuno dei due era noto alle
forze dell'ordine. Il premier Trudeau: "Attacco terroristico contro i
musulmani". SITE: "Su FB Alex B inneggiava a Trump, Le Pen e difesa
israeliana"
QUEBEC CITY (Canada) - Sei persone sono state uccise e altre otto sono rimaste ferite in una moschea di Quebec City, investite da colpi d'arma da fuoco mentre erano riunite per la preghiera della sera. Un'azione che il primo ministro canadese Justin Trudeau ha definito "un attacco terroristico contro i musulmani". Dopo aver fermato due giovani, la polizia ha reso noto che soltanto uno è ritenuto "sospetto": si tratta di Alexandre Bissonnette, franco-canadese di 27 anni. "E niente lascia ritenere che vi siano altri sospetti" dietro l'azione criminosa, fa sapere la portavoce della Sûreté del Quebec, Christine Coulombe, sebbene alcune testimonianze raccolte dai media abbiano riferito di due uomini armati.
Il secondo fermato, Mohamed el Khadir, trentenne di discendenza marocchina ma la cui nazionalità non è nota, è ora considerato un "testimone". La polizia ha precisato che nessuno dei due era già noto agli inquirenti. Bissonette ed el Khadir erano stati fermati dalla polizia nei minuti successivi alla sparatoria: il primo era sul luogo dell'attacco, l'altro vicino al ponte dell'ile d'Orleans, a una ventina di chilometri di distanza. Secondo i media canadesi, Bissonette vive a Cap-Rouge e studia antropologia e scienze politiche presso la locale università Laval, la più antica in lingua francese del Nord America, con sede vicino alla moschea.
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QUEBEC CITY (Canada) - Sei persone sono state uccise e altre otto sono rimaste ferite in una moschea di Quebec City, investite da colpi d'arma da fuoco mentre erano riunite per la preghiera della sera. Un'azione che il primo ministro canadese Justin Trudeau ha definito "un attacco terroristico contro i musulmani". Dopo aver fermato due giovani, la polizia ha reso noto che soltanto uno è ritenuto "sospetto": si tratta di Alexandre Bissonnette, franco-canadese di 27 anni. "E niente lascia ritenere che vi siano altri sospetti" dietro l'azione criminosa, fa sapere la portavoce della Sûreté del Quebec, Christine Coulombe, sebbene alcune testimonianze raccolte dai media abbiano riferito di due uomini armati.
Il secondo fermato, Mohamed el Khadir, trentenne di discendenza marocchina ma la cui nazionalità non è nota, è ora considerato un "testimone". La polizia ha precisato che nessuno dei due era già noto agli inquirenti. Bissonette ed el Khadir erano stati fermati dalla polizia nei minuti successivi alla sparatoria: il primo era sul luogo dell'attacco, l'altro vicino al ponte dell'ile d'Orleans, a una ventina di chilometri di distanza. Secondo i media canadesi, Bissonette vive a Cap-Rouge e studia antropologia e scienze politiche presso la locale università Laval, la più antica in lingua francese del Nord America, con sede vicino alla moschea.
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domenica 29 gennaio 2017
Amatrice, nuova scossa di terremoto. Crolla la parete della chiesa di Sant’Agostino
Rieti - Una nuova scossa di terremoto di magnitudo 3.8 è stata registrata alle 6:10 di questa mattina ad Amatrice.
Dopo la scossa, è crollata la parete destra chiesa S. Agostino. Lo confermano i Vigili del fuoco su Twitter. Nel crollo non sono rimaste coinvolte persone.
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Dormiva in roulotte dal terremoto del 18 gennaio, è morto nella notte dopo un malore
sabato 28 gennaio 2017
Limone, offre il ristorante ai terremotati: sarà gestito da una famiglia di Amatrice
I ristoratori di Amatrice a Limone |
Roma - Da Amatrice a Limone Piemonte per ricominciare. Una famiglia di ristoratori che abitava in frazione Torrita di Amatrice, e che nel terremoto ha perso tutto, si trasferirà presto nel piccolo paese della valle Vermenagna. Enrico e Veronica Neroni con le figlie gemelle di 5 anni hanno infatti risposto all’appello di Giovanni Bottero: a inizio dicembre aveva offerto il suo locale ad un collega delle zone terremotate, in comodato d’uso gratuito.
«Quando abbiamo letto il suo appello abbiamo pensato che Giovanni fosse pazzo - racconta Enrico Neroni - Non avevamo niente da perdere e siamo venuti a conoscerlo. La prima volta abbiamo portato il guanciale di Amatrice per fargli assaggiare la vera amatriciana. Ci siamo innamorati di questo paese che assomiglia tanto alla nostra Torrita».
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Ruby Ter, Silvio Berlusconi sarà processato
Roma - Silvio Berlusconi sarà di nuovo alla sbarra per i
versamenti, da migliaia di euro, alle ragazze ospiti delle “cene
eleganti”. A mandare l’ex premier a processo, che inizierà il 5 aprile
davanti ai giudici della quarta sezione del tribunale di Milano, è stato
il gup Carlo Ottone De Marchi, che al termine della camera di consiglio
seguita all’udienza preliminare di questa mattina - in cui sono
intervenuti i difensori Franco Coppi e Federico Cecconi - ha stabilito il rinvio a giudizio per il leader di Forza Italia.
Al centro del nuovo dibattimento, che sarà probabilmente riunito con quello che vede già imputati per corruzione in atti giudiziari Karima El Mahroug e altre 22 persone, l’accusa, per l’ex premier, di avere comprato il silenzio o la reticenza delle ragazze-testimoni (Ruby compresa) con circa 10 milioni di euro. Versamenti qualificati da Berlusconi invece come gesti di “generosità’” nei confronti delle giovani, che hanno avuto la vita “rovinata” dal clamore dei processi. Agli atti dell’indagine coordinata dai pm di Milano, Luca Gaglio e Tiziana Siciliano, una mole di intercettazioni, documenti, messaggi Whatsapp, file e video, che, secondo l’accusa, dimostrerebbe che l’ex Cavaliere ha comprato il silenzio o la reticenza della marocchina e delle altre ’olgettine’.
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Al centro del nuovo dibattimento, che sarà probabilmente riunito con quello che vede già imputati per corruzione in atti giudiziari Karima El Mahroug e altre 22 persone, l’accusa, per l’ex premier, di avere comprato il silenzio o la reticenza delle ragazze-testimoni (Ruby compresa) con circa 10 milioni di euro. Versamenti qualificati da Berlusconi invece come gesti di “generosità’” nei confronti delle giovani, che hanno avuto la vita “rovinata” dal clamore dei processi. Agli atti dell’indagine coordinata dai pm di Milano, Luca Gaglio e Tiziana Siciliano, una mole di intercettazioni, documenti, messaggi Whatsapp, file e video, che, secondo l’accusa, dimostrerebbe che l’ex Cavaliere ha comprato il silenzio o la reticenza della marocchina e delle altre ’olgettine’.
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Lega in bolletta: ultimi 24 dipendenti licenziati. Ma Salvini spende 300mila euro per i social e prende 2 milioni dallo Stato
Il Carroccio dice di non avere soldi per mantenere i suoi lavoratori e decide di mandarli a casa: 14 confidano nel rinnovo della cassa integrazione, quindi in un contributo statale. E si scopre che dal 2 per 1000 l'ex partito di Bossi ha incassato 1,8 milioni di euro, spendendone oltre 300mila in una consulenza esterna: la Sistema Intranet di Luca Morisi segue i social network, gestisce il sito e consiglia strategie comunicative
La Lega non ha i soldi per i dipendenti e così decide di mandarli a casa. Eppure riesce a trovare i fondi per saldare le fatture dello spin doctor del segretario catodico, Matteo Salvini. Fatture non da poco: oltre 300mila euro. A beneficiare della ricca consulenza esterna è la società Sistema Intranet di Luca Morisi. Un 42enne di Mantova estraneo alla Lega e voluto da Salvini. Per il segretario, Morisi segue per lo più i social network, gestisce il sito e consiglia strategie comunicative. Lavoro che avrebbero potuto fare molti dei dipendenti del Carroccio visto che tra i 72 allontanati ci sono anche giornalisti e comunicatori.
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Russia, approvata una legge che depenalizza la violenza domestica. “Condizione per creare famiglie forti”
L'iniziativa dovrà passare in Senato e poi essere sottoscritta dal
presidente Vladimir Putin. La proposta di legge, proposta dalla deputata
Yelena Mizulina, declassa i maltrattamenti familiari da reati penali a
sanzioni amministrative
La Duma, la Camera bassa del Parlamento russo, ha approvato in maniera definitiva, con 380 voti a favore e tre contrari, il disegno di legge che depenalizza la violenza domestica Prima di entrare a far parte del corpus legislativo l’iniziativa dovrà passare in Senato e poi essere sottoscritta dal presidente Vladimir Putin. La bozza di legge, proposta dalla senatrice Yelena Mizulina, declassa i maltrattamenti familiari da reati penali a reati amministrativi. Un cittadino coinvolto per la prima volta come colpevole in un reato legato alla violenza domestica non sarebbe più giudicato in base al codice penale, ma pagherebbe soltanto una multa di 500 dollari o farebbe servizio presso una comunità. Solo se il reato fosse invece reiterato, sarebbe presa in considerazione una pena detentiva.
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La Duma, la Camera bassa del Parlamento russo, ha approvato in maniera definitiva, con 380 voti a favore e tre contrari, il disegno di legge che depenalizza la violenza domestica Prima di entrare a far parte del corpus legislativo l’iniziativa dovrà passare in Senato e poi essere sottoscritta dal presidente Vladimir Putin. La bozza di legge, proposta dalla senatrice Yelena Mizulina, declassa i maltrattamenti familiari da reati penali a reati amministrativi. Un cittadino coinvolto per la prima volta come colpevole in un reato legato alla violenza domestica non sarebbe più giudicato in base al codice penale, ma pagherebbe soltanto una multa di 500 dollari o farebbe servizio presso una comunità. Solo se il reato fosse invece reiterato, sarebbe presa in considerazione una pena detentiva.
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venerdì 27 gennaio 2017
Per pm ancora soldi Berlusconi a ragazze
In inchiesta sentito Spinelli. Anche tranche da 15mila euro
(ANSA) - MILANO, 27 GEN - Silvio Berlusconi tra aprile-giugno 2015 e il novembre del 2016 avrebbe continuato a versare soldi, in qualche caso anche in tranche da 15mila euro, ad almeno 13 delle ragazze che avrebbero testimoniato il falso nei processi sul caso Ruby e sulle serate hard ad Arcore. E' quanto emerge dalle indagini dei pm Tiziana Siciliano e Luca Gaglio del nuovo filone sul caso 'Ruby ter' e, in particolare, da una testimonianza dello scorso dicembre del ragioniere di fiducia Giuseppe Spinelli. Tra la primavera-estate del 2015 e un paio di mesi fa alcune delle ragazze imputate o indagate nel procedimento 'Ruby ter' sarebbero andate, a più riprese, ad Arcore a chiedere ancora soldi a Berlusconi, che avrebbe dato ordini al suo ragioniere di fiducia Giuseppe Spinelli di versare il denaro. Spinelli, da quanto si è appreso, fa i nomi di almeno 13 giovani a cui avrebbe dato ancora soldi, prevalentemente in contanti.
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Terremoto: turisti 'spariscono' da Valnerina dopo scosse
Allarme Camera Commercio, effetti negativi su tutta l'Umbria
(ANSA) - PERUGIA, 27 GEN - I ripetuti terremoti tengono
lontani i turisti non soltanto dalla Valnerina (meno 100 per
cento) ma anche dal resto dell'Umbria (meno 30 per cento su base
regionale): lancia l'allarme la Camera di commercio di Perugia.
"Tutti i settori turistico-ricettivi e il vasto indotto
commerciale in Umbria sono in grave difficoltà. A rischio
collasso le imprese nelle aree terremotate, ma anche lontano dal
cratere riscontriamo effetti pesantissimi", dice il presidente
dell'ente camerale perugino, Giorgio Mencaroni.
Da lui la richiesta di "accelerare gli interventi di sostegno
alle imprese nelle aree terremotate: nessuno deve chiudere,
neanche temporaneamente. E occorre arrivare al riconoscimento
del danno indiretto, anche questo molto grave, che stanno
subendo le imprese operanti nel resto dell'Umbria".
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Uccise moglie e figli, rinuncia ad appello. 'L'ergastolo per me è giusto'
Sterminò famiglia nel 2014 a Motta Visconti, poi partita calcio
Carlo Lissi, che nel 2014 uccise moglie e figli a Motta Visconti, ha
deciso di rinunciare all'appello perché ritiene giusto l'ergastolo a cui
è stato condannato. Lissi ha scritto alla Corte d'Appello di Milano dal
carcere di Pavia, dove è detenuto.
Il 34enne perito
informatico - che all'epoca si era invaghito di una giovane collega, che
non lo corrispondeva - il 14 giugno 2014 ha ucciso la moglie Maria
Cristina Omes e ha accoltellato i figli Giulia, di 5 anni, e Gabriele,
di 20 mesi. Dopo la strage era andato a vedere una partita di calcio.
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Uccide la ex compagna e si toglie vita a Parma
Cementir, salvi tutti i posti di lavoro. Da Cociv il passo decisivo: assumerà 13 dei 23 lavoratori, 10 restano nel gruppo
Arquata Scrivia (AL) Il
raggiungimento di un accordo non era scontato, viste le premesse. Dopo
nove giorni ed otto notti di sciopero erano disposti a tutto i lavoratori della Cementir
, licenziati dall’azienda, nonostante le rassicurazioni messe nero
su bianco ad ottobre. Ieri, davanti al Prefetto Romilda Tafuri, Cementir
ha però garantito che verranno ricollocati tutti e venti tré, dieci
torneranno a lavorare per una azienda del medesimo gruppo la Betontir,
gli altri tredici passeranno a Cociv, alle stesse condizioni
contrattuali, a partire dall’anzianità di servizio. Tirano un sospiro di
sollievo i lavoratori, i sindacati che hanno seguito la vertenza, e
tutta la città di Arquata che in questi nove giorni si è schierata a
fianco degli scioperanti, dalle istituzioni ai negozianti, persino il
parroco.
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Il volo del drone sul campo di concentramento
Nella Giornata della memoria vale davvero la pena condividere queste
straordinarie immagini girate dalla BBC nel 2015, in occasione del
70esimo anniversario della liberazione del campo di concentramento di
Birkenau, ad Auschwitz in Polonia. Il sito oggi è patrimonio dell’Unesco
e viene visitato ogni anno da migliaia di persone, tra cui
sopravvissuti all’eccidio nazista. Più di un milione di prigionieri – di
cui la maggior parte ebrei – persero la vita in questo campo di
sterminio tra il 1940 e il 1945.
Il video
Il video
Dalla sera spruzzata di NEVE tra basso Piemonte ed Appennino ligure, peggiora sulle isole
I fenomeni più significativi attesi nell'entroterra del Savonese e dell'Imperiese ma anche sul Cuneese. Tempo instabile sulle isole maggiori e in mare aperto sul Tirreno, con fenomeni in trasferimento all'estremo sud nella giornata di domenica. Da lunedì variabilità ma nessuna pioggia importante prima di giovedì 2 febbraio.
SITUAZIONE: una perturbazione si avvicina da ovest
all'Italia ma il disturbo arrecato dall'alta pressione presente sull'est
europeo non le consentirà di inserirsi in modo netto. In questo modo le
precipitazioni tra stasera e sabato rimarranno confinate all'estremo
nord-ovest, alle isole maggiori e poi all'estremo sud durante la
giornata di domenica.
NEVICATE: sono state ulteriormente ridotte dal modello
americano e appaiono ormai limitate all'ovest e al sud del Piemonte, un
po' più consistenti sull'Appennino Ligure, specie nell'entroterra del
Savonese e dell'Imperiese, in esaurimento entro il pomeriggio-sera di
sabato e con limite sui 400m in Appennino e a tratti sino in pianura sul
basso Piemonte.
EVOLUZIONE: la prossima settimana rimane confermato,
sia pure un po' edulcorato, il passaggio di almeno un paio di moderati
fronti atlantici tra giovedì 2 e domenica 5 febbraio, preceduti da
condizioni di variabilità. Le temperature
aumenteranno, anche se rimane comunque aperta la possibilità di
un'interazione con l'aria più fredda che indugerà ancora sui Balcani.
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MeteoLive: Notizie delle ultime ore
Oggi - 09:53
EFFETTO ALBEDO in Abruzzo: la serenità del cielo con dispersione del
calore nello spazio, l'abbondanza di neve al suolo, la calma di vento,
hanno favorito temperature eccezionalmente basse questa notte ai Piani
di Pezza con ben -29.9°C!
Oggi - 08:50
NEVE: segnalata qualche debole nevicata già in atto nella zona di Novi Ligure nell'Alessandrino in Piemonte.
Oggi - 08:41
GRAN FREDDO anche stamane nelle zone interne abruzzesi: sulla piana
di Campo Felice toccati i -24.8°C e anche a Marsia ben -23.2°C.
giovedì 26 gennaio 2017
Vaccini, raggiunto accordo Stato-Regioni, serve una legge nazionale su obbligo
Intesa all'unanimità per garantire copertura in nidi e materne. Nascerà anche anagrafe vaccinale
di VALERIA PINIL 'ACCORDO ora c'è. L'obiettivo è una una legge nazionale "in tempi brevi" per stabilire l'obbligatorietà dei vaccini. E' stato preso ieri durante l'incontro tra il ministro della Salute Beatrice Lorenzin e gli assessori delle Regioni e delle Province autonome per la verifica e l'avvio del nuovo Piano nazionale della prevenzione vaccinale 2017-19.
La decisione segue quella presa da Toscana e Emilia-Romagna che hanno varato da poco una proposta di legge per rendere obbligatorie le vaccinazioni per i bambini che si iscrivono al nido o alla materna. Una stretta nata anche dopo l'allarme provocato dai recenti casi di meningite.
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Da bambini ad anziani, tutte le nuove vaccinazioni
Il medico antibufale Burioni contro il sindaco M5S di Livorno: "In Toscana non c'è emergenza perché la gente si vaccina"
Bufale e salute, un sito e un decalogo on line per contrastarle
Terremoti: 11 scosse stanotte, magnitudo 3.2 ad Amatrice
Epicentro a 4 km e 7 da Campotosto (L'Aquila)
Si sono registrate 11 scosse di terremoto (considerando solo quelle di magnitudo non inferiore a 2) da mezzanotte nel Centro Italia.
Secondo i rilevamenti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), la scossa più intensa è stata alle 2:35 con magnitudo 3.2 ed epicentro 4 km da Amatrice (Rieti) e 7 da Campotosto (L'Aquila). Non si segnalano al momento nuovi crolli.
Fonte
Si sono registrate 11 scosse di terremoto (considerando solo quelle di magnitudo non inferiore a 2) da mezzanotte nel Centro Italia.
Secondo i rilevamenti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), la scossa più intensa è stata alle 2:35 con magnitudo 3.2 ed epicentro 4 km da Amatrice (Rieti) e 7 da Campotosto (L'Aquila). Non si segnalano al momento nuovi crolli.
Fonte
mercoledì 25 gennaio 2017
«Solo un agente per 140 detenuti»
Alessandria. Si allarga la “protesta silenziosa” degli agenti di polizia penitenziaria di Alessandria. Anche il personale della casa circondariale Cantiello Gaeta, di piazza Don Soria, rinunciano al pasto in mensa, in segno di protesta. Lo sciopero della mensa era partito nel mese di dicembre 2016 dalla casa di reclusione di San Michele, dove i sindacati denunciavano da tempo la carenza di personale. Dopo un incontro tra la direzione del carcere e
il Provveditore regionale Luigi Pagano erano state individuate alcune
soluzioni tampone, tra le quali il trasferimento di tre unità dal Don
Soria a San Michele.
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Rigopiano, dalla neve recuperate tutte le vittime: sono 29. Gentiloni: "Sui soccorsi fatto tutto il possibile"
Recuperati tutti corpi, tra loro anche l'amministratore dell'albergo
Roberto Del Rosso e il receptionist Alessandro Riccetti. 11 le persone
tratte in salvo. Il premier difende la macchina dei soccorsi. In un
colloquio col nostro giornale, la funzionaria che disse: "La valanga
sull'albergo inventata da imbecilli" risponde alle accuse. Procura: "Nei
risultati delle prime sei autopsie, molti morti per schiacciamento,
altri per varie concause: schiacciamento, asfissia, ipotermia. Nessuno
deceduto per solo assideramento"
IL LIVEBLOG DEL NOSTRO INVIATO
ROMA - E' il bilancio finale: 29 vittime, 11 sopravvissuti. Non c'è più nessuno da salvare all'hotel di Rigopiano è un immenso cantiere che di ora in ora ha fatto emergere nuove vittime. Nella notte sono stati recuperati i corpi di tre uomini e questa mattina i vigili del fuoco hanno estratto all'interno della struttura crollata due donne e un altro uomo senza vita, non ancora identificati. Nel pomeriggio, poi, il cadavere di un'altra donna e, in serata, gli ultimi. Sono 11 le persone salvate. Tra le vittime recuperate c'è anche l'amministratore del Gran Sasso Resort Roberto Del Rosso. "Viveva praticamente lì, non lo abbandonava mai" dicevano a Contrada Mirri, l'avamposto più vicino all'hotel. Fino a sei, sette anni fa era in società con i fratelli. Poi si era ricomprato tutto e aveva ristrutturato il resort con la piscina, la spa, il centro benessere. Ed è stato trovato anche il corpo del suo collaboratore, Alessandro Riccetti, 33 anni, il receptionist ternano dell'albergo. Nelle ore precedenti erano stati identificati anche i corpi di Paola Tomassini, Marco Vagnarelli, Piero Di Pietro e Stefano Feniello, quest'ultimo erroneamente inserito in una prima lista di persone salvate. E mentre il premier Gentiloni, in audizione al Senato, difende la macchina dei soccorsi, con "una capacità di reazione del sistema all'altezza di un grande paese", anche la Procura oggi 'assolve' i soccorsi dalle accuse di eventuali ritardi: "Dalle autopsie su sei vittime risulta che nessuno di loro è morto solo per assideramento. Molti hanno perso la vita subito per schiacciamento"
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IL LIVEBLOG DEL NOSTRO INVIATO
ROMA - E' il bilancio finale: 29 vittime, 11 sopravvissuti. Non c'è più nessuno da salvare all'hotel di Rigopiano è un immenso cantiere che di ora in ora ha fatto emergere nuove vittime. Nella notte sono stati recuperati i corpi di tre uomini e questa mattina i vigili del fuoco hanno estratto all'interno della struttura crollata due donne e un altro uomo senza vita, non ancora identificati. Nel pomeriggio, poi, il cadavere di un'altra donna e, in serata, gli ultimi. Sono 11 le persone salvate. Tra le vittime recuperate c'è anche l'amministratore del Gran Sasso Resort Roberto Del Rosso. "Viveva praticamente lì, non lo abbandonava mai" dicevano a Contrada Mirri, l'avamposto più vicino all'hotel. Fino a sei, sette anni fa era in società con i fratelli. Poi si era ricomprato tutto e aveva ristrutturato il resort con la piscina, la spa, il centro benessere. Ed è stato trovato anche il corpo del suo collaboratore, Alessandro Riccetti, 33 anni, il receptionist ternano dell'albergo. Nelle ore precedenti erano stati identificati anche i corpi di Paola Tomassini, Marco Vagnarelli, Piero Di Pietro e Stefano Feniello, quest'ultimo erroneamente inserito in una prima lista di persone salvate. E mentre il premier Gentiloni, in audizione al Senato, difende la macchina dei soccorsi, con "una capacità di reazione del sistema all'altezza di un grande paese", anche la Procura oggi 'assolve' i soccorsi dalle accuse di eventuali ritardi: "Dalle autopsie su sei vittime risulta che nessuno di loro è morto solo per assideramento. Molti hanno perso la vita subito per schiacciamento"
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«Fai domanda per il posto» La chat tra i due fratelli mette nei guai la sindaca|Raggi indagata
«Sono stata io a scegliere Marra, ho fatto tutto da sola». È questo il falso contestato dalla procura di Roma. L’aggravante del conflitto d’interesse
«Si è liberato il posto di responsabile del Turismo, fai la domanda». Così, nell’ottobre scorso, il capo del Personale del Campidoglio Raffaele Marra incitava il fratello Renato — vicecapo della polizia municipale — ad approfittare dell’occasione. È una lunga conversazione avvenuta via Whatsapp a svelare i contatti fra i due sulla nomina che sarebbe arrivata il 9 novembre successivo. E soprattutto a smentire la versione che Virginia Raggi ha poi fornito alla responsabile dell’Anticorruzione del Campidoglio: «Sono stata io a sceglierlo, ho fatto tutto da sola». È questo il falso che adesso le contesta la Procura di Roma. Accusa che aggrava il doppio abuso d’ufficio perché fa emergere in maniera clamorosa il conflitto di interessi che la sindaca ha «coperto». E avvalora il sospetto che fosse sotto il ricatto di Marra.
La doppia chat
La
svolta nell’indagine arriva due giorni fa, quando i carabinieri
consegnano al procuratore aggiunto Paolo Ielo la relazione sui contenuti
del telefono sequestrato a Raffaele Marra dopo l’arresto per
corruzione. Si scopre così che oltre alla chat su Telegram
«Quattro amici al bar» — alla quale partecipavano oltre a Raggi e
Marra, anche il capo della segreteria Salvatore Romeo e il vicesindaco
Daniele Frongia — Marra ne ha un’altra su Whatsapp con il fratello. Entrambi lavorano al Comune di Roma, si confrontano su quanto accade. Raffaele
è stato nominato capo del Personale proprio da Raggi, incarico
strategico per tenere sotto controllo la situazione. E così, appena si
presenta l’opportunità di gestire un settore importante come il Turismo,
propone al fratello di farsi avanti. Scontato che sarà lui a
intervenire. Ne parlano nei messaggi, lui fornisce indicazioni sui
tempi. E poco dopo la sindaca firma la delibera.
L’aumento di stipendio
Esplode
la polemica, le nomine finiscono sotto il tiro delle opposizioni e
degli stessi esponenti dei 5 Stelle. Il problema non è soltanto la
persona scelta, ma anche l’aumento di 20mila euro l’anno. Nelle
dichiarazioni pubbliche Raggi dice che «tutto è regolare», nella chat
privata si sfoga. E rivolta a Marra dice «mi dovevi dire dell’aumento di
20mila euro, così mi metti in imbarazzo». Per i magistrati è la prova
che non è stata lei a istruire la pratica, visto che è addirittura
all’oscuro della differenza di emolumento.
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Candidato sindaco M5S indagato per le firme false di Palermo
M5S, Grillo striglia i parlamentari «Via chi non condivide le scelte»
Questa fase fredda dell'inverno potrebbe chiudersi con un po' di FIOCCHI al nord-ovest
Prevista un po' di neve tra venerdì sera e sabato mattina sul nord-ovest, poi tempo variabile e progressivamente più mite ovunque, in attesa di un peggioramento più consistente nel corso della prossima settimana.
Nelle foto immagini di repertorio di recenti nevicate a
Torino ed Asti. Proprio il Piemonte potrebbero ricevere fiocchi tra
venerdì sera e sabato mattina.
SITUAZIONE: si va spegnendo
l'instabilità al vortice depressionario che negli ultimi giorni ha
danzato sul Mediterraneo centrale, dispensando precipitazioni
soprattutto al sud, sul medio Adriatico e sulla Sardegna. Oggi nubi e fenomeni residui sono attesi sul meridione.
Nel contempo un piccolo vortice freddo è presente tra il Massiccio
Centrale francese e l'ovest delle Alpi: esso produce addensamenti tra
ovest Piemonte e Liguria di Ponente ma senza fenomeni di rilievo.
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MeteoLive: Notizie delle ultime ore
martedì 24 gennaio 2017
L'Aquila, cade elicottero 118 a Campo Felice: morte le 6 persone a bordo
Il velivolo è precipitato da
un'altezza di 600 metri in un canalone. Era intervenuto per soccorrere
uno sciatore ferito, un romano di 50 anni. Anche lui ha perso la vita
nello schianto
di GIOVANNI GAGLIARDI e PIERA MATTEUCCIANCORA una tragedia in Abruzzo. Dopo il maltempo, il terremoto e la valanga che ha distrutto l'hotel Rigopiano a Farindola, oggi un elicottero del 118 è precipitato nell'aquilano, tra il capoluogo e Campo Felice. Il velivolo è caduto dopo aver recuperato un ferito su un campo da sci a Campo Felice in una zona fortemente innevata e montuosa a circa 1.600 metri di quota. Morte le sei persone a a bordo: il pilota, due membri del Soccorso alpino, un medico, un operatore e il ferito.
I nomi delle vittime. Il medico, Walter Bucci è un rianimatore dell'Aquila, veterano del Soccorso aplino, nei giorni scorsi aveva prestato soccorso a Rigopiano. Lo sciatore soccorso è il romano Ettore Palanca, 50 anni, maitre dell'Hotel Cavaliere Hilton di Roma. Era sposato. Il tecnico dell'elisoccorso è Davide De Carolis, anche lui aquilano.
L'elicottero AW139 con marche EC-KJT, era impegnato in un normale volo di soccorso e non faceva parte dei mezzi che in questi giorni sono impegnati sulla valanga che ha travolto l'hotel Rigopiano. Il velivolo è caduto in prossimità del laghetto di Campo Felice, nei pressi del rifugio montano Amantino. I rottami sono stati localizzati in un canalone nei pressi di Casamaina, in territorio di Lucoli. La scena che si sono trovati davanti i soccorritori è stata impressionante: la coda del velivolo e poi la fusoliera sono praticamente disintegrate. I resti si trovano in una zona abbastanza in alto rispetto alla piana. Intorno una spessa coltre di neve.
LA MAPPA
La zona è irragiungibile con i mezzi, quindi i soccorritori, ostacolati dalla nebbia e dalla neve, sono andati avanti a piedi. Giunti a 500 metri dal luogo dello schianto hanno riferito che il mezzo era distrutto e per trovarlo avevano dovuto utilizzare gli infrarossi. Per recuperare le salme sono stati usati due gatti. I corpi sono poi stati caricate sulle ambulanze e portati all'obitorio dell'Aquila.
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Rigopiano, estratti altri tre corpi: le vittime salgono a 12. Il ministro Del Rio: "Dighe, nessuna criticità rilevante ma mantenere alto il controllo"
I vigili del fuoco: "La neve
potrebbe non aver raggiunto le parti più interne". Trovati vivi i
cuccioli dell'hotel. Vertice al ministero sulla tenuta dell'invaso di
Campotosto, il secondo più grande d'Europa. La pm: "Inefficienze e
interferenze sugli allarmi lanciati dall'albergo. Le stiamo valutando.
Ma poco rilevanti i ritardi dopo la slavina". Ipotesi di reato, disastro
e omicidio plurimo colposo
IL LIVEBLOG DEL NOSTRO INVIATO
di GIOVANNI GAGLIARDIIL LIVEBLOG DEL NOSTRO INVIATO
Sale tragicamente il numero delle vittime dell''hotel Rigopiano. Recuperati altri tre corpi, sono così 12 le persone che hanno perso la vita nella valanga del 18 gennaio scorso. E si conmtinua a scavare.
"Nessun rischio dalle dighe, ma controlli costanti". Luned', un incontro urgente convocato al ministero delle Infrastrutture ha fatto il punto sulla situazione dell'invaso di Campotosto, col secondo lago artificiale più grande di Europa, e soprattutto sulla tenuta delle sue tre dighe , di cui una su una faglia attiva, dopo gli allarmi lanciati (e poi ridimensionati) dalla commissione Grandi rischi su un possibile "effetto Vajont". "Una frase totalmente fuori luogo che il presidente Bertolucci avrebbe potuto evitare", così Del Rio su La7.
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Ultimo aggiornamento: Rigopiano, sale il bilancio delle vittime hotel: recuperati altri 6 corpi
Rigopiano, la telefonata. La funzionaria: "La valanga sull'albergo inventata da imbecilli"
Abruzzo, tutte le valanghe dal 1957 al 2013
lunedì 23 gennaio 2017
Terzo valico, cantieri fermi dopo gli arresti. Atteso il verdetto sul commissariamento del Consorzio
Settimana decisiva per la grande opera: a decidere sarà il prefetto di Roma
Il Terzo valico dovrebbe essere completato nel 2021 con un investimento di almeno 6 miliardi di euro.
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Piero Bottino
Alessandria
Settimana decisiva per il Terzo valico, la linea ferroviaria ad
alta capacità in costruzione fra Genova e Tortona, lunga 53 chilometri,
dei quali 37 sono in galleria. Dopo che a ottobre un’inchiesta
giudiziaria aveva portato in carcere o ai domiciliari una serie di
esponenti del Cociv, il Consorzio che general contractor della grande
opera, e di ditte appaltatrici, l’attività nei cantieri è stata
pressoché bloccata. Il Cociv ha rinnovato la propria
dirigenza, ma è rimasto nel mirino: da più parti, compresa l’Autorità
nazionale anti corruzione, è arrivata la richiesta di un suo
commissariamento. Il fascicolo è sul tavolo del prefetto di Roma e una decisione è attesa nei prossimi giorni. Il Terzo valico dovrebbe essere completato nel 2021 con un investimento di almeno 6 miliardi di euro.
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Rigopiano, si scava tra speranza e angoscia. Spunta una mappa: hotel costruito su detriti
Si lavora senza sosta confidando in una “sacca d’aria”. Mancano 22
persone all’appello, sette le vittime accertate. La pm: si indaga per
disastro colposo e omicidio plurimo colposo
È iniziato il quinto di giorno di soccorsi e di speranza per le
tantissime persone impegnate a scavare sotto le macerie e i detriti
dell’Hotel Rigopiano di Farindola. La macchina dei soccorsi lavora,
anche di notte, senza soste cercando di recuperare in vita altre
persone. Finora sono undici i sopravvissuti, sette i morti accertati e
22 i dispersi. I soccorritori sperano di trovare in vita qualcuno in una
“sacca d’aria” tra neve, detriti e strutture dell’albergo.
SI INDAGA PER DISASTRO E OMICIDIO PLURIMO COLPOSO
Sulla tragedia del Rigopiano è stato aperto «un unico fascicolo» contro ignoti, che riguarda tutti gli aspetti della vicenda, compresa la costruzione dell’hotel. Le ipotesi per cui si procede sono quelle di disastro colposo e omicidio plurimo colposo. La conferma arriva dal pm Cristina Tedeschini, procuratore aggiunto di Pescara in conferenza stampa non escludendo un successivo «spacchettamento» dei vari filoni di indagine.
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Da tutta l’Italia per liberare il resort inghiottito dalla neve
Filippo Femia, Marina Palumbo
SI INDAGA PER DISASTRO E OMICIDIO PLURIMO COLPOSO
Sulla tragedia del Rigopiano è stato aperto «un unico fascicolo» contro ignoti, che riguarda tutti gli aspetti della vicenda, compresa la costruzione dell’hotel. Le ipotesi per cui si procede sono quelle di disastro colposo e omicidio plurimo colposo. La conferma arriva dal pm Cristina Tedeschini, procuratore aggiunto di Pescara in conferenza stampa non escludendo un successivo «spacchettamento» dei vari filoni di indagine.
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Da tutta l’Italia per liberare il resort inghiottito dalla neve
Roma, suv in retromarcia si arrampica su altre macchine a piazza Mazzini
Ha inserito la marcia indietro, convinto di aver ingranato la prima e ha dato gas. A quel punto l'auto, un Suv, è partita all'indietro e si è arrampicata su altre auto parcheggiate. E' successo questa mattina a piazza Mazzini. La distratta manovra dell'autista del Suv per fortuna non sembra aver avuto conseguenze su persone, anche se le altre auto coinvolte sono state naturalmente danneggiate. Una folla di curiosi si è subito radunata sul posto e gli scatti dell'incidente sono immediatamente finiti sui social network.
Le altre foto
Milano, auto in sosta selvaggia: la protesta dell'autista bloccato è clamorosa
Esonda torrente nel Palermitano, auto travolta, un morto
Giovanni Mazzara, 67 anni, ritrovato dai vigili del fuoco vicino alla ferrovia di Castronovo. Scuole chiuse in molte città
di ROMINA MARCECAUN UOMO è morto annegato dopo essere stato travolto dal fiume Platani, esondato per le piogge torrenziali delle ultime ore: è accaduto a Castronovo di Sicilia, nel palermitano. La vittima si chiama Giovanni Mazzara, aveva 67 anni ed era originaria di Campofranco di Sicilia, in provincia di Caltanissetta. Secondo le prime ricostruzioni, la vittima era in auto con altre tre persone quando il corso d'acqua ha trascinato via il veicolo che viaggiava sulla strada statale 189 - che collega Palermo ad Agrigento - spingendolo fuori dalla carreggiata. L' uomo, riuscito come le altre tre persone che si trovavano nell'auto - una Audi Q5 - a abbandonare il veicolo, sarebbe stato, però, travolto.
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Balestrate, per la pioggia cede il Belvedere. Unità di crisi riunita in prefettura a Palermo
In Sicilia si dà tutto per scontato, pure che la forte pioggia ti faccia annegare
domenica 22 gennaio 2017
Rigopiano, tra i soccorritori 10 migranti ospiti del centro Cri di Settimo Torinese
Due di loro saranno destinati al campo avanzato dei soccorritori dell'hotel travolto dalla valanga
Ci sono anche 10 migranti africani
rifugiati o richiedenti asilo, volontari della Croce Rossa Italiana,
nella base operativa dei soccorsi di Penne, in provincia di Pescara. Il
gruppo di giovani ghanesi, maliani, nigeriani, proveniente da Settimo
Torinese, dove sorge il grande centro della Cri che li ha formati, ha
chiesto di essere impiegato nelle zone dell'Abruzzo colpite da terremoto e maltempo.
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Suleyman Bazie della Costa d'Avorio e Barry Misbau della Repubblica di Guinea, due dei migranti volontari della Croce Rossa (ansa) |
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Rigopiano, si continua a scavare sotto la neve
La email di rihiesta di aiuto lanciata dall’hotel prima del disastro
Tragedia Rigopiano, sesta vittima: è un senegalese. Si continua a scavare
Arezzo, festa in parrocchia: 27 bimbi intossicati dal monossido di carbonio
Firenze - 27 bambini intossicati da monossido di carbonio durante una
festa di compleanno. È accaduto ieri sera a Sant’Andrea a Pigli,
frazione del comune di Arezzo.
I bambini, tutti tra i dieci e gli undici anni tranne uno di appena un anno e mezzo, si trovavano in una sala parrocchiale della locale chiesa dove si stava tenendo la festa di compleanno di uno di loro, riscaldata da stufe a gas. Sono stati ricoverati e sottoposti a terapia. Nessuno dei bimbi sarebbe in pericolo di vita.
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I bambini, tutti tra i dieci e gli undici anni tranne uno di appena un anno e mezzo, si trovavano in una sala parrocchiale della locale chiesa dove si stava tenendo la festa di compleanno di uno di loro, riscaldata da stufe a gas. Sono stati ricoverati e sottoposti a terapia. Nessuno dei bimbi sarebbe in pericolo di vita.
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Verona, incidente bus: morti i due figli del "professore eroe"
Il docente è riuscito a salvare alcuni studenti entrando e uscendo dal pullman in famme. Nello schianto e nel rogo hanno perso la vita 16 ragazzi ungheresi in gita.
La Procura ha aperto un fascicolo contro ignoti. Anche Budapest indaga.
Secondo le testimonianze, dal motore usciva fumo nero prima
dell'impatto.
Il giorno dopo l’incidente in cui hanno perso la vita sedici ragazzi ungheresi, che tornavano a casa dopo una gita sulle nevi francesi, si continua a indagare sulle cause che hanno provocato lo schianto e il rogo. La Procura di Verona ha aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio colposo plurimo stradale. Parallelamente all'Italia, anche la polizia ungherese ha avviato un'inchiesta. Secondo la testimonianza di un autista slovacco, già prima dell'incidente usciva fuoco nero dal motore dell'autobus.
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Il giorno dopo l’incidente in cui hanno perso la vita sedici ragazzi ungheresi, che tornavano a casa dopo una gita sulle nevi francesi, si continua a indagare sulle cause che hanno provocato lo schianto e il rogo. La Procura di Verona ha aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio colposo plurimo stradale. Parallelamente all'Italia, anche la polizia ungherese ha avviato un'inchiesta. Secondo la testimonianza di un autista slovacco, già prima dell'incidente usciva fuoco nero dal motore dell'autobus.
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György, il prof che si è gettato nelle fiamme per i suoi studenti. Ma i figli non ce l’hanno fatta
Polizia, non si sa sorte autista bus
Inchiesta su Alitalia, la compagnia censura l'Espresso: "Non sia distribuito ai passeggeri"
Il numero domani in edicola è
dedicato all’ennesimo rischio crac della compagnia di bandiera e
contiene documenti esclusivi che svelano conti e investimenti sbagliati.
Da Alitalia la consegna: se imbarcata, non dev'essere data a chi è
sull'aereo
di FLAMINIA SAVELLIROMA - L’ordine è arrivato ieri pomeriggio dai piani alti degli uffici Alitalia ed è scritto nero su bianco sul “mercurio”, la bolla di consegna per i giornali da imbarco dei voli internazionali e intercontinentali: “Vi informiamo che qualora venga imbarcata la rivista l’Espresso non deve essere distribuita ai passeggeri”. In allegato alla nota anche la foto della copertina del settimanale che titola: “Chi ha ucciso l’Alitalia”.
L’apertura della rivista in distribuzione da domani mattina è dedicata infatti all’ennesimo rischio crac della compagnia di bandiera e contiene documenti esclusivi che svelano conti e investimenti sbagliati. Un puntuale lavoro di inchiesta sulle ultime operazioni finanziarie effettuate, con la compagnia araba Etihad, nel tentativo di salvare la flotta italiana oggi, ancora una volta, con i conti in rosso e sull’orlo del baratro.
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sabato 21 gennaio 2017
Trump, la marcia delle donne. Un fiume a Washington
Attrice America Ferrera apre manifestazione a Washington. Hillary, marciamo per i nostri valori.
Non è ancora partita la 'Marcia delle donne' a Washington ma la Capitale è già percorsa da un fiume di persone che, da più parti della città e oltre, stanno raggiungendo il centro nei vagoni stracolmi della metropolitana, a bordo di bus pieni, a piedi dalle stazioni ferroviarie dove fin dalle prime ore della mattina arrivano treni con centinaia di persone a bordo determinate a partecipare alla manifestazione. "Sarà anche cominciata come la 'Marcia delle donne' ma questa è la marcia di tutti. La marcia dell'America che unita è determinata a far sentire la propria voce". E' questo in sintesi il messaggio delle donne ma anche dei moltissimi uomini già in piazza oggi in segno di protesta nella prima giornata di Donald Trump presidente.
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“Ti abbracciamo eroe”: la commozione per il volontario della Croce Rossa vittima della slavina
Gabriele D’Angelo era tra i soccorritori durante il terremoto: «Siamo certi che hai messo la vita degli altri davanti alla tua»
«Lascerai in ognuno di noi un vuoto incolmabile, ma siamo sicuri
che nel tuo piccolo anche questa volta hai messo davanti prima la vita
degli altri e poi la tua... ti abbracciamo eroe». Il comitato della
Croce Rossa di Penne ha postato un messaggio commosso per Gabriele
D’Angelo, il cameriere dell’albergo Rigopiano che non ce l’ha fatta. C’è
grande commozione per lui, che aveva 30 anni e che prima di essere una
delle vittime accertate durante il terremoto aveva lavorato fianco a
fianco con i soccorritori che lo hanno cercato disperatamente con le
altre persone rimaste prigioniere della neve che ha sepolto l’hotel.
Gabriele «amava quello che faceva», scrivono i volontari che lavoravano
con lui. E poi amici e conoscenti che lasciano un ricordo, un pensiero
alla famiglia, tra cui il fratello gemello, Francesco, imbianchino:
«Abbiamo parlato a lungo del suo impegno per la Croce Rossa di Penne, ne
era fiero», si legge tra i messaggi. C’è, sgomento, cerca le parole e
non le trova: «Scrivo e cancello, scrivo e cancello…sarebbero tante le
cose da dire»: scrive così una ragazza e poi, semplicemente, decide di
riassumerle nel disegno di un cuore. Che affolla la bacheca tra decine
di altri cuori e lacrime sotto la foto di Gabriele che indossa la sua
divisa e sorride.
«Portava avanti la bandiera e i principi di Croce Rossa. Un ragazzo che ha sempre incarnato il nocciolo, il cuore di cosa vuol dire essere volontario. Una cosa che ricordiamo tantissimo di lui sono i sorrisi che riusciva a donare alle persone che avevano bisogno.
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Gli angeli del ghiaccio “Ci siamo commossi ma scaviamo ancora” (Maria Corbi)
La foto postata sul profilo Facebook della Croce Rossa Comitato di Penne in cui D’Angelo prestava servizio volontario |
Paola Italiano
«Portava avanti la bandiera e i principi di Croce Rossa. Un ragazzo che ha sempre incarnato il nocciolo, il cuore di cosa vuol dire essere volontario. Una cosa che ricordiamo tantissimo di lui sono i sorrisi che riusciva a donare alle persone che avevano bisogno.
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Gli angeli del ghiaccio “Ci siamo commossi ma scaviamo ancora” (Maria Corbi)
Ingv, la sequenza sismica in Italia dal 24 agosto. 48mila scosse in 5 mesi
Dall'inizio dell'emergenza ci sono state
più di 48.200 scosse in Italia centrale. Questa mappa dell'Istituto
nazionale di geofisica e vulcanologia mostra la sequenza a partire dal
primo violento sisma di magnitudo 6.0 delle 3.36 del 24 agosto, fino al
21 gennaio. Le scosse visualizzate sulla cartina sono quelle con
magnitudo uguale o superiore a 2.5. Il video evidenzia come gli eventi
più forti e le repliche si siano spostati all'inizio a nord, tra Norcia e
Visso (il più forte di magnitudo 6.5 del 30 ottobre), e poi a sud di
Amatrice nella zona del lago di Campotosto con le tre scosse superiori a
M 5.0 del 18 gennaio.
Continua qui (video)
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Hotel Rigopiano, i soccorritori: "Altri segnali da sotto le macerie"
Anche i Vigili del Fuoco di Alessandria nelle incredibili operazioni di salvataggio all’Hotel Rigopiano
RIGOPIANO (PE) – Sta facendo il giro del mondo il video del salvataggio delle persone rimaste intrappolate per oltre 24 ore nell’hotel Rigopiano a Farindola, sul Gran Sasso. Una straordinaria operazione dei pompieri che ha commosso ed emozionato l’Italia. Un lavoro di squadra di tante persone, accorse da tutta la penisola per dare un contributo concreto e che vede impegnati anche i Vigili del Fuoco di Alessandria con i tre operatori SAF Giuseppe Briata, Marco Mascolo e Stefano Fagliano, ai quali si è aggiunto il capo squadra aerosoccorritore Pierbruno Appiani, che ha raggiunto la zona a bordo dell’elicottero Drago 66 del nucleo VF di Torino.
Tutti sono qualificati per soccorsi in ambienti con presenza di neve e ghiaccio e stanno partecipando alle operazioni di salvataggio degli occupanti della struttura.
Giuseppe Briata, a Radio Gold, ha raccontato il lavoro di queste ore: “è un lavoro congiunto e non ci sono eroi ma un lavoro di squadra – ha raccontato. C’è stata grande euforia quando abbiamo tirato fuori le persone, una grande emozione “.
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Hotel Rigopiano, estratte altre 4 persone vive. Sale a 4 il bilancio delle vittime
Soccorsi senza sosta per individuare l'altra ventina di persone che ancora manca all'appello
Cementir stacca il riscaldamento agli operai in presidio e blocca i cancelli. Interviene il Prefetto
Un dipendente appena licenziato ha avuto un malore ed è stato portato all’ospedale
ARQUATA SCRIVIA (AL) – Seconda notte trascorsa al freddo per i lavoratori della Cementir di Arquata Scrivia. Dopo l’annuncio dei 23 esuberi da parte dell’azienda, mercoledì i 50 dipendenti dello stabilimento hanno proclamato lo sciopero a tempo indeterminato e un’assemblea permanente. Ieri la situazione è diventata ancora più tesa: l’azienda ha spento il riscaldamento nella già piccola sala messa a disposizione, con gli operai costretti quindi a proseguire il loro presidio all’aperto, nel cortile interno. Con una catena all’ingresso, poi, Cementir ha bloccato l’uscita: i dipendenti intenzionati ad assentarsi momentaneamente devono dare il proprio nome e cognome ma una volta tornati difficilmente vengono fatti rientrare a fianco dei colleghi.
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ARQUATA SCRIVIA (AL) – Seconda notte trascorsa al freddo per i lavoratori della Cementir di Arquata Scrivia. Dopo l’annuncio dei 23 esuberi da parte dell’azienda, mercoledì i 50 dipendenti dello stabilimento hanno proclamato lo sciopero a tempo indeterminato e un’assemblea permanente. Ieri la situazione è diventata ancora più tesa: l’azienda ha spento il riscaldamento nella già piccola sala messa a disposizione, con gli operai costretti quindi a proseguire il loro presidio all’aperto, nel cortile interno. Con una catena all’ingresso, poi, Cementir ha bloccato l’uscita: i dipendenti intenzionati ad assentarsi momentaneamente devono dare il proprio nome e cognome ma una volta tornati difficilmente vengono fatti rientrare a fianco dei colleghi.
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Bus ungherese si incendia in A4, strage di ragazzi in gita: 14 morti
Il numero delle vittime potrebbe essere ancora piu' alto
Sono quattordici le vittime finora accertate dell'incidente stradale avvenuto poco prima della mezzanotte all'altezza dello svincolo di Verona Est con un autobus ungherese che ha preso fuoco dopo essere finito contro un pilone. A bordo c'era una comitiva di ragazzi, pare in gita scolastica, che dalla Francia stava facendo ritorno a Budapest. Pare che la comitiva, composta in gran parte da ragazzi, fosse di ritorno da una localita' montana.Dopo il violento urto contro il pilone parte degli occupanti sarebbe stata sbalzata all'esterno mentre altri sarebbero rimasti bloccati all'interno del mezzo che andava a fuoco.
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venerdì 20 gennaio 2017
Hotel Rigopiano, sei persone vive sotto la valanga che ha travolto l'albergo
I soccorritori sono in
contatto con i sopravvissuti ma non li hanno ancora estratti. Arrivati
elicotteri con i medici. Tregua nelle nevicate ma le temperature in
aumento hanno provocato un appesantimento della neve rendendo più
difficoltose le operazioni. Resta fermo a tre il numero dei corpi
estratti. Ancora decine i dispersi
di GIOVANNI GAGLIARDI
E' la prima buona notizia nella
catastrofica valanga che ha travolto quello che fino a due giorni fa era
un resort di lusso, un'oasi di pace ai piedi del Gran Sasso. Da ieri si
scava nell'ammasso di neve e detriti che era l'hotel Rigopiano di Farindola,
per trovare eventuali superstiti in una corsa contro il tempo. C'è
stata una tregua nelle nevicate ma le temperature salite al di sopra
degli 0 gradi centigradi hanno provocato un appesantimento della neve
rendendo più difficoltose le operazioni. Al momento solo tre corpi sono
stati estratti. E resta incerto il numero di dispersi tra dipendenti e clienti, nella speranza che i soccorritori possano trovare altre persone in vita.
I 28 milioni donati con gli sms ai terremotati non sono ancora arrivati a destinazione
Ilario Lombardo
Roma
Nel giorno in cui la terra è tornata a tremare con forza nelle
zone dell’Italia centrale, già fiaccate da uno sciame infinito, si viene
a scoprire che i 28 milioni di euro donati dagli italiani per i
terremotati di Marche, Lazio e Abruzzo sono ancora fermi nel conto
aperto presso la Tesoreria Centrale dello Stato. Il Movimento 5 Stelle
ha chiesto conto al governo di questi soldi raccolti attraverso sms e
bonifici bancari durante il question time alla Camera, in un botta e
risposta tra la deputata Laura Castelli e il neo-ministro dei Rapporti
con il Parlamento Anna Finocchiaro. E così veniamo a sapere che, per una logica che appare puramente burocratica, i soldi ci sono ma non si possono toccare: il «protocollo d’intesa per l’attivazione e la diffusione dei numeri solidali», firmato con le società di telefonia che raccolgono gli sms solidali, e disponibile sul sito della Protezione civile, prevede un percorso preciso che sembra non tener conto del freddo, della neve, delle esigenze del territorio, dei bisogni della popolazione, del terrore delle nuove scosse. Come ricorda Finocchiaro in aula, prima si deve predisporre un’analisi dei danni nelle singole regioni e poi si sottopone a un comitato di garanti, che deve verificare il rispetto delle norme nell’utilizzo dei fondi.
Alla fine, i soldi dovrebbero arrivare. «Una procedura incredibilmente lenta che stride rispetto all’emergenza - spiega Castelli – il paradosso è che la solidarietà resta ostaggio della burocrazia». In effetti, la particolare conformazione montuosa del territorio, la prevedibilità della stagione rigida dalla quale non si scappa, avrebbe dovuto rendere la macchina della solidarietà più flessibile per mettere a disposizione i 19 milioni di euro raccolti (in due tranche, al 30 novembre 2016) via sms tramite il numero 45500, e i quasi 8 milioni arrivati con bonifico bancario al 10 gennaio 2017. Il primo terremoto, di questa lunga serie che ha sconvolto il cuore del Paese, è del 24 agosto. Se si tiene conto solo di questo evento, quello più indietro nel tempo, e delle prime donazioni via cellulare chiuse il 9 ottobre, si contano 15 milioni fermi da oltre tre mesi.
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LA BUFALA DEI SOLDI DEGLI SMS BLOCCATI
Meteo, nuova botta artica: arrivano ancora freddo e gelo
Aria gelida sull'Italia, neve in arrivo al Centro-Sud, copiosa su Abruzzo, Molise e Marche. Tregua nel weekend
Venerdì finalmente tempo in miglioramento anche al Centrosud grazie all’attenuazione della circolazione depressionaria che negli ultimi giorni ha richiamato sulla nostra penisola gelide correnti orientali e portato abbondanti nevicate sul versante adriatico.Poi nel fine settimana peggioramento del tempo al Sud e Isole, con piogge a tratti anche intense, per l’avvicinarsi di un nuovo vortice di bassa pressione che nella giornata di domenica potrebbe portare anche qualche nevicata fino a quote molto basse all’estremo Nordovest.
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Notizie delle ultime ore:
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Oggi - 07:18
GELO: si farà ancora strada su tutto l'est europeo nel corso della prossima settimana con picchi di -16°C a 1500m. Vedremo se riuscirà ad influenzare almeno in parte anche il tempo del centro Europa. -
Oggi - 07:15
FREDDO: stamane gran parte della Valpadana è sotto lo zero, nelle Alpi si segnalano i -8°C di Salice d'Ulzio in Piemonte, i -11°C di Caiolo(SO) e Pejo(TN), i -13°C di Asiago(VI). -
Oggi - 07:11
CONFERMATA la nuova fase di maltempo da domenica a lunedì al centro e al sud con marginale coinvolgimento anche del nord, dove potrebbe nevicare a bassa quota sino all'alba di lunedì su basso Piemonte ed Appennino Ligure.
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