Dall'Hemingway alla Cremeria di Alessandria al Principe di Novi: bar e
attività storiche cedute ad imprenditori cinesi. “In Italia non si può
più investire, troppe tasse”
Alessandria
COMMERCIO - Non è per moda, ma per necessità che i titolari di locali storici alessandrini, e non solo, hanno tirato in remi in barca, cedendo la guida ad imprenditori cinesi. E' successo all'Hemingway di via Cavour (nella foto), alla Cremeria di piazza della Libertà, al Principe di viale Rimembranza a Novi. L'ultimo caso, in ordine di tempo, è la panetteria Sandroni.
“Lavoravo 20 ore al giorno e, alla fine, mi non restavano in tasca neppure i soldi di uno stipendio da operaio”, racconta Enrico Elli, ex titolare della Cremeria. “Troppe tasse, tra Irpef, spazzatura, insegne, Siae...”
Ad Elli si è presentata un'occasione: cedere ad un imprenditore cinese. E così è stato. “Non sanno fare neppure il caffè ma hanno voglia di lavorare,
non si spaventano delle ore dietro ad un ad un bancone”. Ora
l'imprenditore italiano lavora in Romania, nel settore edile. “L'azienda
per cui lavoro ora aveva comunque 5 mila dipendenti, ora siamo 2.500.
Ha trasferito la sede in Romania, le tasse sono più basse e la
manodopera costa meno”.
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