Gabriele D’Angelo era tra i soccorritori durante il terremoto: «Siamo certi che hai messo la vita degli altri davanti alla tua»
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La foto postata sul profilo Facebook della Croce Rossa Comitato di Penne in cui D’Angelo prestava servizio volontario |
«Lascerai in ognuno di noi un vuoto incolmabile, ma siamo sicuri
che nel tuo piccolo anche questa volta hai messo davanti prima la vita
degli altri e poi la tua... ti abbracciamo eroe». Il comitato della
Croce Rossa di Penne ha postato un messaggio commosso per Gabriele
D’Angelo, il cameriere dell’albergo Rigopiano che non ce l’ha fatta. C’è
grande commozione per lui, che aveva 30 anni e che prima di essere una
delle vittime accertate durante il terremoto aveva lavorato fianco a
fianco con i soccorritori che lo hanno cercato disperatamente con le
altre persone rimaste prigioniere della neve che ha sepolto l’hotel.
Gabriele «amava quello che faceva», scrivono i volontari che lavoravano
con lui. E poi amici e conoscenti che lasciano un ricordo, un pensiero
alla famiglia, tra cui il fratello gemello, Francesco, imbianchino:
«Abbiamo parlato a lungo del suo impegno per la Croce Rossa di Penne, ne
era fiero», si legge tra i messaggi. C’è, sgomento, cerca le parole e
non le trova: «Scrivo e cancello, scrivo e cancello…sarebbero tante le
cose da dire»: scrive così una ragazza e poi, semplicemente, decide di
riassumerle nel disegno di un cuore. Che affolla la bacheca tra decine
di altri cuori e lacrime sotto la foto di Gabriele che indossa la sua
divisa e sorride.
«Portava avanti la bandiera e i principi di Croce Rossa. Un ragazzo
che ha sempre incarnato il nocciolo, il cuore di cosa vuol dire essere
volontario. Una cosa che ricordiamo tantissimo di lui sono i sorrisi che
riusciva a donare alle persone che avevano bisogno.
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