«Ieri pomeriggio (mercoledì) ho ricevuto la chiamata di Giampiero alle 17.40. Mi chiedeva aiuto disperatamente. Diceva è “caduto, è caduto l'albergo”.
Mi sono attivato subito, ho chiamato i soccorsi. Sono stato in contatto
con lui più di una volta, fino alle 23. Poi mi ha richiamato stamattina
(giovedì) dicendo che l'avrebbero portato in elicottero a Pescara. Mi
ha detto più volte “ho perso tutto, ho perso tutto”».
A riferirlo è Quintino Marcella, ristoratore di Silvi e datore di
lavoro del cuoco Giampiero Parete, superstite della valanga sull'hotel
Rigopiano.
«Ho contattato tutti i numeri possibili - dice ancora . a
cominciare dal centro coordinamento della Prefettura, ma non mi hanno
preso in considerazione. Mi hanno risposto che avevano contattato poco
prima l'hotel e che andava tutto bene. Mi sono qualificato, ho
insistito. Conosco bene quella zona, io sono di Farindola. Ma niente.
Allora ho iniziato a chiamare con insistenza tutti i numeri di pronto
intervento. Intanto continuavo a ricevere e mandare messaggi da
Giampiero.
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