Si lavora senza sosta confidando in una “sacca d’aria”. Mancano 22
persone all’appello, sette le vittime accertate. La pm: si indaga per
disastro colposo e omicidio plurimo colposo
Filippo Femia, Marina Palumbo
È iniziato il quinto di giorno di soccorsi e di speranza per le
tantissime persone impegnate a scavare sotto le macerie e i detriti
dell’Hotel Rigopiano di Farindola. La macchina dei soccorsi lavora,
anche di notte, senza soste cercando di recuperare in vita altre
persone. Finora sono undici i sopravvissuti, sette i morti accertati e
22 i dispersi. I soccorritori sperano di trovare in vita qualcuno in una
“sacca d’aria” tra neve, detriti e strutture dell’albergo.
SI INDAGA PER DISASTRO E OMICIDIO PLURIMO COLPOSO
Sulla tragedia del Rigopiano è stato aperto «un unico fascicolo»
contro ignoti, che riguarda tutti gli aspetti della vicenda, compresa la
costruzione dell’hotel. Le ipotesi per cui si procede sono quelle di
disastro colposo e omicidio plurimo colposo. La conferma arriva dal pm
Cristina Tedeschini, procuratore aggiunto di Pescara in conferenza
stampa non escludendo un successivo «spacchettamento» dei vari filoni di
indagine.
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Da tutta l’Italia per liberare il resort inghiottito dalla neve
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