"La loro sicurezza non può più essere garantita" dopo il tragico bombardamento di Tagiura. Le forze di Haftar sono pronte a cooperare per il rilascio, che dovrebbe riguardare 6-7.000 persone
Il governo libico del premier Fayez Al Sarraj sta valutando l'ipotesi di rilasciare "tutti i migranti nei centri di detenzione" dopo il massacro di Tagiura "perché la loro sicurezza non può più essere garantita". E' quanto ha dichiarato il ministro dell'Interno Fathi Bashagha, come riferisce The Libya Observer.
L'eventuale chiusura dei centri di detenzione dovrebbe riguardare 6-7.000 persone, di cui 3.000 a Tripoli. E' quanto emerge da fonti informate e da una recente stima fornita dall'Organizzazione internazionale per le migrazioni.
E il sedicente esercito nazionale libico, di cui Khalifa Haftar è comandante generale, "è pronto a cooperare" per una "uscita immediata" dei migranti dai centri di detenzione. Lo afferma un post pubblicato sulla pagina Facebook del portavoce del comando generale dello stesso Lna, Ahmed Al Mismari, rinnovando l'accusa che le forze governative userebbero i migranti come "scudi umani".
E il sedicente esercito nazionale libico, di cui Khalifa Haftar è comandante generale, "è pronto a cooperare" per una "uscita immediata" dei migranti dai centri di detenzione. Lo afferma un post pubblicato sulla pagina Facebook del portavoce del comando generale dello stesso Lna, Ahmed Al Mismari, rinnovando l'accusa che le forze governative userebbero i migranti come "scudi umani".
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