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lunedì 4 novembre 2019

Ex Ilva, ArcelorMittal lascia: "Colpa dello scudo penale". A rischio oltre 10mila posti di lavoro

La comunicazione ai commissari straordinari dell'azienda siderurgica. Le motivazioni: annullamento scudo penale e rischio chiusura dell'altoforno 2. Vertice con molti ministri a Palazzo Chigi. Conte convoca i vertici della multinazionale per domani


ROMA - Svolta clamorosa nella vicenda della ex Ilva. ArcelorMittal, il gruppo anglo-indiano che ha affittato per poi acquisire le acciaierie di Taranto, Novi Ligure e Cornigliano, ha notificato ai commissari straordinari dell'azienda la volontà di rescindere l'accordo che riguarda proprio Ilva Spa e alcune sue controllate. Un passo indietro dall'intesa che proprio in questi giorni festeggia un solo anno di vita.

L'annuncio della multinazionale arriva con un comunicato, nel quale si legge che "secondo i contenuti dell'accordo" del 31 ottobre 2018 ArcelorMittal "ha chiesto ai Commissari straordinari di assumersi la responsabilità delle attività di Ilva e dei dipendenti entro 30 giorni dal ricevimento della comunicazione".
 

Politica in subbuglio, vertice a Palazzo Chigi e convocazione per l'acciaieria

Mentre impazza la polemica politica, il governo si vede costretto a convocare un vertice straordinario a Palazzo Chigi con Patuanelli, Provenzano, Speranza, Catalfo, Costa, Gualtieri e lo stesso premier Conte. Il quale ha chiamato anche i vertici dell'acciaieria, fissando un incontro domani pomeriggio. "Il governo non consentirà la chiusura dell'Ilva" fanno sapere fonti dello Sviluppo economico presenti all'incontro. "Non esistono presupposti giuridici per il recesso del contratto. Convocheremo immediatamente Mittal", affermano gli uomini vicini al ministro Patuanelli.

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