Interesserà in particolare nord e centro con fenomeni anche intensi, mentre al sud la rinfrescata arriverà essenzialmente per mezzo del vento.
La
perturbazione di domenica altro non è se non un tracciante, un
apripista di quella ben più corposa che si appresterà a fare il suo
ingresso sull'Italia nella giornata di martedì 19. In quell'occasione lo
sprofondamento dell'asse depressionario in quota verso il Mediterraneo,
e il contestuale sviluppo di un minimo al suolo tra la val Padana e
l'alto Adriatico, unirà le caratteristiche dinamiche e quelle
orografiche della sinossi dando al maltempo un'ottima occasione per
sfoggiare il meglio di sè.
Ma dove piccherà duro questa nuova perturbazione? Al nord e al centro. Al settentrione sono previsti fenomeni anche intensi, specie su Valle d'Aosta, alto Piemonte, alta Lombardia, Levante ligure, Emilia e Triveneto. Da segnalare che, a fine passaggio, la quota neve sulle Alpi valdostane e su quelle dell'alto Piemonte potrà scendere anche fin verso i 2500 metri, mentre sul resto delle Alpi si attesterà tra i 2800 e i 2900 metri.
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Ma dove piccherà duro questa nuova perturbazione? Al nord e al centro. Al settentrione sono previsti fenomeni anche intensi, specie su Valle d'Aosta, alto Piemonte, alta Lombardia, Levante ligure, Emilia e Triveneto. Da segnalare che, a fine passaggio, la quota neve sulle Alpi valdostane e su quelle dell'alto Piemonte potrà scendere anche fin verso i 2500 metri, mentre sul resto delle Alpi si attesterà tra i 2800 e i 2900 metri.
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