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martedì 19 luglio 2011

La Borsa in profondo rosso Aria di bocciatura per la manovra

E la magistratura di Trani e Roma apre un'inchiesta sulle speculazioni avvenute in queste settimane sui titoli di Piazza Affari. I ribassi riguardano anche gli altri mercati, compreso Wall Street

di LUCA PAGNI

MILANO - Piazza Affari, da un lunedì nero a un altro. Se doveva essere un giudizio da parte dei mercati, non c’è dubbio che per la manovra varata dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti in tutta fretta per fronteggiare la speculazione finanziaria, tira aria di bocciatura. Guardando i numeri, è quanto accaduto oggi alla riaperture delle Borse, dopo il varo della finanziaria da 43 miliardi. Esattamente come una settimana fa, per il listino milanese si è trattato di un nuovo bagno di sangue, con l’indice principale che ha incassato un calo di oltre tre punti percentuali (sette giorni fa le perdite erano stato addirittura del 3,96%). Poco consola il fatto che le vendite al ribasso hanno riguardato sia tutta Europa che Wall Street, che ha chiuso in territorio negativo con il Dow Jones a -0,75% e il Nasdaq a -0,89%: gli operatori hanno confermato di aver messo a fuoco i titoli delle società italiane - e le banche in particolare - e di voler continuare in questa direzione, visto che le perdite di Piazza Affari sono almeno il doppio delle altre Borse del Vecchio Continente. In finale, Piazza Affari ha messo a segno un -3,06 per cento, nettamente la maglia nera rispetto a Londra e Francoforte, che hanno perso entrambe l’1,55%, mentre Parigi ha lasciato il 2,04%, ai minimi del 2011.

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