L'abbattimento delle agevolazioni colpisce famiglie con figli a carico, spese sanitarie e scolastiche, ristrutturazioni edilizie, interventi per il risparmio energetico e associazioni onlus. L'obiettivo è recuperare 20 miliardi in due anni: la pressione delle tasse salirà dell'1,2% a 43,7
ROMA - Solo un mese fa Berlusconi l'aveva definita una semplice operazione di aggiustamento dei conti. Oggi la manovra correttiva è un salasso da oltre 70 miliardi di euro in due anni: 23 miliardi nel 2013 e 47 miliardi a regime nel 2014. A queste cifre si è arrivati dopo le ennesime modifiche apportate in sede di Commissione al Senato; modifiche che comporteranno fra l'altro, con i tagli a tutte le agevolazioni, un aumento dell'1,2% della pressione fiscale, già fra le più alte d'Europa.
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Giù tutti gli sconti - E' stato il relatore della manovra, il senatore Gilberto Pichetto Fratin (Pdl) ad annunciare che il taglio lineare del 5% per il 2013 e del 20% a partire dal 2014 toccherà tutte le 483 agevolazioni fiscali, incluse quelle per le famiglie. Fra le numerose voci vengono colpiti dunque i nuclei familiari con figli a carico, le spese per l'istruzione, quelle mediche e per gli asili nido; ma anche gli studenti universitari e i redditi da lavoro dipendente.
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