Murdoch, si dimette n.2 Scotland Yard Trovato morto il reporter-talpa
Lascia John Yates, vice di Stephenson, che aveva lasciato ieri il
suo incarico. E cresce la pressione sul premier Cameron, che si difende:
"Io sempre chiaro e trasparente". Domani in Parlamento depongono la
Brooks e i Murdoch. Mistero sulla morte di Sean Hoare, giornalista di
News of the World e Sun: fu il primo ad accusare Coulson e la settimana
scorsa aveva parlato di nuovi sviluppi della storia
LONDRA - Lo scandalo delle intercettazioni in Gran
Bretagna costringe alle dimissioni anche il numero due di Scotland Yard,
John Yates. Le dimissioni seguono quelle
da Sir Paul Stephenson, il commissario della Metropolitan Police,
numero uno di Scotland Yard. Anche l'addio di Yates è legato al ruolo di
Neal Wallis, l'ex vicedirettore di News of the World assunto
da Scotland Yard come uomo-immagine part time nel 2009 e 2010. In
mattinata sembrava che la Metropolitan Police fosse orientata a
sospendere il vice di Stephenson fintanto che sono in corso le inchieste
sulle intercettazioni dei tabloid di Rupert Murdoch e sui pagamenti ai
poliziotti in cambio di informazioni. Nel primo pomeriggio, invece,
l'annuncio delle dimissioni, subito accettate. E definite giuste dal
sindaco di Londra, Boris Johnson: "la rete dei sospetti sui rapporti con
i tabloid di News International" avevano reso difficile per
loro continuare il lavoro, ha commentato il primo cittadino della
capitale britannica. Al posto di Yates, all'antiterrorismo, andrà una
donna, Cressida Dick.
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