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venerdì 30 settembre 2011

Referendum, oltre un milione di firme "E' un miracolo popolare"

Legge elettorale

I promotori festeggiano: "Successo straordinario". La consegna in Cassazione dei 200 scatoloni. Il via libera arriverà entro il 10 dicembre, poi il passaggio alla Corte costituzionale per l'ammissibilità. Il voto la prossima primavera. Parisi loda il lavoro corale: "Nessuno ormai difende più il Porcellum" di MATTEO TONELLI

 

ROMA - E' "un miracolo popolare": il comitato referendario ha consegnato oggi in Cassazione 200 scatoloni contenenti 1.210.466 firme, raccolte in soli due mesi, per chiedere l'abrogazione dell'attuale legge elettorale, il cosiddetto porcellum 1. Quota ben oltre le 500mila richieste e ben oltre le 700mila considerate la soglia di sicurezza, al netto delle possibili contestazioni in Cassazione. Il presidente del comitato, Andrea Morrone, nel corso di una conferenza stampa alla Camera, festeggia per il risultato, ma ricorda che è "solo l'inizio".

PORCELLUM E MATTARELLUM, SISTEMI A CONFRONTO 2


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Santo Versace dice addio al Pdl «È il mio regalo al premier»

MILANO - Santo Versace dice addio al Pdl. Ai microfoni di Un giorno da Pecora, il deputato di Reggio Calabria ha annunciato che passerà al Gruppo Misto. «Stamattina ho lasciato il Pdl, è il mio regalo per Berlusconi», ha detto Versace facendo riferimento al compleanno del premier. Versace ha spiegato di aver già consegnato la lettera di dimissioni dal Pdl sia a Fabrizio Cicchito, capogruppo del Pdl a Montecitorio, che al presidente della Camera Gianfranco Fini.

«DECISIONE CHE MATURAVO DA TEMPO» -La decisione di lasciare il partito del premier, ha spiegato il diretto interessato, è «maturata nel tempo». «A me piace lavorare, e nel Pdl non hanno bisogno di uno che lavora. D'altra parte io ho cominciato a lavorare solo nel 1950, si vede che ho poca esperienza rispetto a loro», ha detto Versace. Mercoledì il deputato calabrese non si è recato neanche a Montecitorio, in disaccordo col voto di fiducia a Saverio Romano. «L'ultimo regalo che ho fatto al Pdl è stato non andare, perché non volevo votare la fiducia». Secondo lei, gli ha chiesto l'intervistatorre alla radio, Romano è colpevole? “«Non voglio accusare nessuno e spero venga assolto. Però i miei amici siciliani mi hanno detto: fai quello che faremmo noi, vota la sfiducia».

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giovedì 29 settembre 2011

Legno + acqua = benzina

In America è stata scoperta una nuova formula, secondo la quale potrebbe non essere più necessario usare per le automobili i carburanti, che inquinano il pianeta e influenzano pesantemente i mercati economici di tutto il mondo di Katia Brega

L'azienda statunitense Renmatix, in Georgia, sostiene di essere riuscita a tramutare dei rifiuti agricoli in carburante per automobili e in altre sostanze chimiche utili, grazie alle sperimentazioni su una tecnologia che tratta questi rifiuti con acqua portata a temperature molto elevate. Il risultato degli esperimenti è una soluzione zuccherina, estratta dalla cellulosa, grazie all'aggiunta di acqua molto calda, sottoposta anche a una forte pressione.

Se le ulteriori prove e verifiche dovessero risultare positive, questa nuova scoperta potrebbe ridurre notevolmente la dipendenza economica degli Stati Uniti rispetto alle importazioni di benzina, a favore di risorse energetiche meno costose. Certo, gli interessi economici mondiali di import-export coinvolti sono enormi, quindi sarà molto difficile che questa scoperta rivoluzioni il mercato. Ma è comunque un passo verso una vita più eco-friendly.  

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Gelmini, che gioia per i neutrini "Quel tunnel tra Svizzera e Abruzzo"

La gaffe

Il ministro dell'Istruzione Università e ricerca si lancia in un comunicato entusiastico per la scoperta sui neutrini. E scivola paurosamente in un tunnel lungo dalla Svizzera all'Italia. "Per realizzarlo l'Italia ha partecipato con ben 45 milioni di euro". Le reazioni di Pd e ricercatoriLa replica: "Polemica ridicola"

Gianni Letta: "Giornate intense e turbolente" Governo battuto alla Camera su odg Pd

Berlusconi diserta un importante appuntamento economico al ministero del Tesoro. E il sottosegretario alla presidenza del Consiglio si giustifica. Il premier alla festa per i suoi 75 anni a casa della Mussolini: "I magistrati uccisero Craxi, ora l'obiettivo sono io". Maggioranza sconfitta in aula a Montecitorio su un testo riguardante la quota dell'8 per mille destinata alla scuola. E Santo Versace lascia il gruppo del Pdl

 

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I costruttori fischiano Matteoli

Contestazioni all'Ance, l'Associazione degli imprenditori edili. Lui: «Capisco lo stato d'animo»

MILANO - Fischi e cori: «Basta! Andate via! Ve ne dovete andare, le aziende stanno fallendo! » Dura contestazione degli imprenditori edili all'indirizzo del ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli venuto a parlare all'assemblea dell' associazione di categoria, l' Ance. Appena il ministro ha preso la parola, dalla platea si sono alzati i fischi e alcuni hanno gridato «vergogna!» . Il ministro ha interrotto per un breve momento l'intervento per poi riprenderlo. Alcuni partecipanti che l'hanno contestato hanno lasciato la sala. 

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Romano, respinta la mozione di sfiducia

I no 315, i sì 294. Il titolare dell'Agricoltura è indagato per concorso esterno in associazione mafiosa


«Io e i miei familiari, tutti incensurati»
ROMA - Tutto come previsto. La Camera dei deputati ha respinto la mozione di sfiducia presentata dal Pd nei confronti del ministro delle Politiche agricole, Alimentari e Forestali, Saverio Romano che è indagato per concorso esterno in associazione mafiosa. I no alla sfiducia sono stati 315, i sì 294. Al voto sulla mozione di sfiducia ci sono stati 19 assenti di cui 2 di Fli (Tremaglia e Buonfiglio), 7 del Pd (6 Radicali più Marianna Madia che è diventata mamma), 6 del Pdl, 1 dell'Udc. Tra gli assenti anche Calogero Mannino (Mpa), Roberto Commercio e Antonio Gaglione del gruppo Misto. Dopo il voto della Camera Romano, si è recato nella Sala del Governo, a Montecitorio, per un incontro con il premier Silvio Berlusconi.

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Il documento segreto della Bce: ridurre gli stipendi pubblici

Le richieste del 5 agosto scorso al governo italiano Liberalizzazioni, flessibilità del lavoro e privatizzazioni

ROMA - C'è chi l'ha definita un programma di governo, chi un diktat e chi ne ha messo perfino in dubbio l'esistenza. Di sicuro la lettera «segreta» spedita il 5 agosto scorso al governo italiano dal presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, e dal suo successore in pectore, Mario Draghi, oggi governatore della Banca d'Italia, ha infiammato il dibattito politico dell'estate, e poi condotto ad una manovra di finanza pubblica di entità mai vista nella storia della Repubblica italiana. È un documento «strettamente confidenziale», e che era dunque destinato a rimanere riservato. L'abbiamo cercato e infine ottenuto, inutile dire, per vie traverse. 

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mercoledì 28 settembre 2011

"Quelle buste di 10 foto con dentro 100mila euro"

Nelle motivazioni del Riesame duro colpo alla difesa del premier: "Berlusconi sapeva delle escort e pagava Tarantini per non parlare". Per il tribunale, Lavitola sarebbe un complice del premier. Le nuove accuse dei giudici di Napoli di CONCHITA SANNINO 

 

NAPOLI - C'era un accordo tacito tra il premier Silvio Berlusconi e Gianpaolo Tarantini, l'imprenditore finito nei guai per averlo rifornito di ragazze squillo in cambio, come lo stesso Gianpi ha confessato, di un accesso agli appalti Finmeccanica, poi non verificatosi.

Una "promessa" che, stando alle motivazioni dell'ordinanza depositata dal Tribunale del Riesame di Napoli, si può sintetizzare così. Io, Berlusconi, mi occupo del tuo destino di indagato, del sostentamento e del futuro per te e famiglia, compresi "un lavoro e spese legali". E tu mi copri quando parli delle escort con i magistrati, per evitare di trascinarmi in guai peggiori e reati più pesanti.

Ecco perché, secondo il nuovo impianto costruito dal Riesame, il premier ha istigato la condotta "reticente o mendace" di Gianpaolo Tarantini dinanzi alla giustizia, in cambio di "cospicue e continue dazioni di denaro e altre utilità". L'induzione, per i magistrati, agisce sul "comportamento processuale assunto" da Gianpi fin dall'estate del 2009, dall'avvio dell'inchiesta a Bari per favoreggiamento della prostituzione. Ecco perché, per i giudici, il premier non è più parte offesa di un'estorsione, ma va indagato per "induzione a rendere dichiarazioni false o a tacere", articolo 377, reato punito con la reclusione da due a sei anni.

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martedì 27 settembre 2011

Evasione fisco,indagata Marcella Bella

Indagine Gdf su frode da 450 milioni, 20 persone coinvolte

(ANSA) - MILANO, 26 SET - La cantante Marcella Bella e' indagata per una evasione fiscale da circa 2,5 milioni di euro.

E' quanto emerge dall'avviso di chiusura delle indagini notificato dal Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Milano a 20 indagati nell'inchiesta dei pm di Milano Gaetano Ruta e Laura Pedio su una presunta frode fiscale da circa 450 milioni di euro in totale, che vede tra gli indagati anche l'avvocato svizzero Fabrizio Pessina e il marito della cantante, Mario Merello.
 

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Stop certificati antimafia, scontro Brunetta-Maroni

'Una delle vitamine per la crescita e' la semplificazione. Perche' famiglie e imprese devono fornire certificati alla pubblica amministrazione che li ha gia' in casa? Basta certificato antimafia. Basta pacchi di certificati per partecipare ai concorsi. Ci sono tante riforme che non costa niente ma che producono crescita''. Lo ha detto il ministro della Pa, Renato Brunetta a margine della presentazione del nuovo logo della Pubblica Amministrazione (La lettera P e la A sovrapposte sul simbolo della chiocciola di internet, iscritte in un tasto di pc, ideato da Giancarlo Fanti di Bologna, cui e' andato un premio di 10 mila dollari)

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lunedì 26 settembre 2011

Torino, donna suicida nel bagno di un locale Ma come se nulla fosse il bar resta aperto

La titolare dello storico caffè Platti: "Chiudere non mi sembrava opportuno"

Una domenica mattina molto diversa dalle altre allo storico caffè Platti di Torino: una donna di 66 anni, C.M., si è suicidata nel bagno con un colpo alla tempia della pistola del marito defunto. Nonostante il drammatico episodio il locale però non è stato chiuso, anzi ha continuato regolarmente la sua attività tra cappuccini, cornetti e tartine.

Colpisce proprio l’indifferenza generale rispetto a quello che è successo. All’inizio la gente non aveva capito che quel rumore proveniente dal bagno per portatori di handicap era un colpo di pistola finchè i baristi non sono andati ad accertarsi che fosse tutto in ordine: hanno trovato la porta chiusa a chiave. Così sono intervenuti i vigili del fuoco, sfondando la porta. Si è capito subito che si era trattato di un suicidio: la signora si era sparata dopo aver lasciato in vista e in ordine portafoglio, documenti e borsa (a casa aveva lasciato una lettera per la figlia). E’ stata avvertita la polizia, ma nelle sale adiacenti tutto è proseguito come se nulla fosse successo.

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Lite per un sorpasso, colpiti con un cric

Milano, l'aggressore è fuggito. La polizia cerca un uomo, italiano, sui 50 anni, baffi e capelli neri

Due ragazzi di 21 e 19 anni sono stati feriti a colpi di cric da un automobilista in seguito a una lite per un sorpasso. E' accaduto intorno alle 4 di mattina a Milano. Entrambi i giovani sono ricoverati in condizioni gravi. Subito dopo aver colpito i due ragazzi, l'aggressore è fuggito. Secondo quanto emerso, si tratterebbe di un uomo sui 50 anni con capelli neri, baffi e occhiali da vista. Al momento della lite viaggiava a bordo di una Matiz.L'aggressione, secondo quanto ricostruito dalla polizia, è avvenuta alle 4.10 in zona Sempione. I due ragazzi, A. A., 21 anni, e F.P., 19 anni, entrambi milanesi, erano a bordo della loro auto, una Mito, quando sono stati superati da un'altra auto, una Matiz, che durante la manovra li ha urtati. I due ragazzi hanno risposto a colpi di clacson ed entrambe le auto si sono fermate poco più avanti.

Dalla Matiz è sceso un uomo, con un cric in mano che li ha aggrediti e colpiti, poi è fuggito. Soccorsi, i due ragazzi sono riusciti a dare agli agenti alcune indicazioni su quanto accaduto e una sommaria descrizione dell'uomo. 

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I consumi non ripartono, a luglio -2,4% Giù gli alimentari, tengono profumi e pc

Cala il prezzo del petrolio ma quello della benzina resta fermo. A luglio l'Istat ha rilevato vendite al dettaglio in calo dello 0,1% rispetto a giugno e del 2,4% rispetto a luglio dello scorso anno

di LUISA GRION

ROMA - Iper e supermercati, botteghe di quartiere e perfino hard discount: per tutti, lo scorso luglio, è stato un mese con incassi in calo. L´aumento dell´Iva era allora solo una delle ipotesi da inserire nella manovra, eppure le vendite del mese hanno subìto un netto calo. Lo certifica l´Istat: rispetto allo stesso periodo del 2010, nel mese di luglio di quest´anno gli acquisti sono calati del 2,4 per cento (meno 0,1 rispetto a giugno 2011). E sia i commercianti che i consumatori sono d´accordo nel dire che nei prossimi mesi il dato peggiorerà ulteriormente.

Gli iPad, i telefonini, creme e profumi sono gli unici prodotti in crescita o quanto meno in tenuta, tutto il resto - per le famiglie italiane - è stato materia di tagli. Hanno rinunciato a cambiare gli elettrodomestici e la tivù (meno 7,4 nell´anno), hanno alleggerito il carrello della spesa (meno 2 per cento), hanno comperato meno vestiti e scarpe (in calo dell´1,9 e dell´1,8 per cento).

Se la tendenza è questa, dicono le imprese, per il prossimo inverno - incamerato l´aumento dell´aliquota Iva dal 20 al 21 per cento - non c´è d´aspettarsi niente di buono. Tanto più che il sottosegretario alla Cultura Francesco Giro ha pure ventilato l´ipotesi di un ulteriore rialzo dell´imposta al «22 per cento per coprire la riforma fiscale». Non solo: preoccupa molto il prezzo della benzina, arrivata alle stelle e intenzionata a restarci. Ieri, infatti, nonostante i cali registrati nel prezzo del petrolio (il Brent è sceso a 108 dollari al barile) i listini delle compagnie (benzina no-logo a parte) sono rimasti fermi.

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G20: maxi piano da tremila miliardi per la ricapitalizzazione delle banche

I grandi della Terra pronti a salvare gli istituti di credito prima di lasciare andare in default la Grecia. Salvando così l'euro. L'amministratore delegato di Unicredit, Ghizzoni: "L'Italia deve prendere decisione rapide"

 

MILANO - Un maxi piano da tremila miliardi per salvare l'euro ricapitalizzando le banche e dando più risorse al fondo salva-stati in modo da consentire un default della Grecia sui suoi debiti, mentre cresce l'attesa per la riapertura dei mercati in una settimana che si annuncia cruciale sia per Atene sia per la zona euro.

Secondo il Sunday Times, i paesi del G20 hanno discusso un nuovo schema, che potrebbe essere presentato a giorni, mirato a salvare l'euro e la cui introduzione è stata sollecitata anche da Stati Uniti, Cina e Fmi. Il primo passo del maxi piano d'emergenza rivelato dal settimanale britannico dovrebbe essere una sostanziale iniezione di capitali in almeno 16 banche europee. Secondo gli analisti il conferimento potrebbe riguardare capitale "di contingenza", vale a dire riserve che potrebbero essere utilizzate solo in caso di bisogno. 


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domenica 25 settembre 2011

Bronzini, fantastico bis mondiale "Grazie a tutte le mie compagne"

COPENAGHEN (Danimarca), 24 settembre 2011

L'azzurra vince per la seconda volta consecutiva la maglia iridata sul circuito danese. Era già salita sul gradino più alto del podio l'anno scorso. Col c.t. Salvoldi al timone è il quarto oro dal 2007. Vos d'argento per il quinto anno consecutivo

Giorgia Bronzini, 28 anni, ha vinto due ori mondiali.
Straordinaria Giorgia Bronzini. La piacentina, 28 anni, ha bissato il successo di Geelong 2010 battendo allo sprint l'olandese Marianne Vos e la tedesca Ina Teutenberg dopo 140 chilometri; quarta Nicola Cooke (Gbr). Un successo, l'ennesimo, di squadra per le azzurre guidate da Edoardo Salvoldi, il c.t. d'oro da 108 medaglie tra strada e pista nelle varie categorie, capace di portare quattro volte l'Italia sul tetto del mondo negli ultimi 5 anni (Bastianello 2007, Guderzo 2009, Bronzini 2010 e 2011). 

 

 

Scilipoti attacca Rita Levi Montalcini: “Ha 101 anni, che contributo può dare al Paese?”



Vi ricordate Domenico Scilipoti? Quello che per un piatto di lenticchie ha venduto il destino del Paese a Berlusconi votandogli la fiducia il 14 dicembre scorso? Quello che, eletto nell’Idv ne è uscito per creare il Gruppo dei Responsabili e poi il gruppo Popolo e Territorio il cui fine è esclusivmente quello di fare da stampella a pagamento al governo? Insomma il peggio del peggio, tutto ciò che la politica non deve essere. Bene oggi Scilipoti, commentando gli insulti di Bossi a Rita Levi Montalcini ha dichiarato: “Certamente una persona che ha 101 anno io non so che contributo possa dare alla politica» ha detto il parlamentare di Popolo e territorio in un’intervista a Radio Ies. E poi, ancora: “Dal punto di vista politico all’interno del Parlamento ci vogliono persone che attraverso dibattito e dialogo possano apportare contributi seri al nostro popolo – continua – Io credo che il riferimento di Bossi non volesse essere offensivo o denigratorio nei confronti della Montalcini, ma credo volesse dire che Scilipoti sicuramente nel dibattito politico ha contribuito a creare qualcosa in modo particolare quando si parla di crisi del paese”. Viene da chiedersi,  a questo punto, che contributo può dare Domenico Scilipoti al Paese.

Inchiesta G8, 18 rinvii a giudizio ci sono Bertolaso, Anemone e Balducci

La decisione del Gup di Perugia sulla cosiddetta 'cricca'. Ci sarebbe stato uno scambio di favori e corruzioni tra imprenditori e pubblici ufficiali per l'assegnazione degli commesse per i Grandi Eventi

 

ROMA - Il giudice dell'udienza preliminare del Tribunale di Perugia Claudia Matteini ha rinviato a giudizio 18 dei 19 imputati dell'inchiesta G8 relativa ad appalti e corruzione. Tra le persone che saranno processato il 23 aprile del prossimo anno vi sono l'ex capo della protezione civile Guido Bertolaso, l'ex presidente del Consiglio superiore dei Lavori Pubblici Angelo Balducci e l'imprenditore Diego Anemone. 

 

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sabato 24 settembre 2011

Corrida. Barcellona dice "basta"

di Arturo Cocchi

Il 25 settembre l'ultima tauromachia nella Monumental, l'arena della metropoli. La Comunità Autonoma della Catalogna ha votato il bando. Un grande torero e il "tutto esaurito" 

 

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L'ultimo olé. Risuonerà domenica pomeriggio nella Monumentale, di nome e di fatto, arena della Plaza de Toros di Barcellona, dove si terrà l'ultima corrida, prima che entri in vigore bando della controversa tauromachia che resta - e rimarrà a lungo - una delle prime associazioni mentali alla parola o all'idea di Spagna. Lo spettacolo crudele, la lotta, in generale impari, tra il torero munito di spada e il toro, ferito e sfiancato dai banderilleros, che gli conficcano nel corpo spuntoni accuminati prima del colpo finale, non sarà più in cartellone nella seconda città del Paese, quella che da sempre ama distinguersi dall'"altra", la capitale.

Il bando, primo di questo genere nella Spagna continentale, entrerà in vigore ufficialmente il 1° gennaio 2012 in tutta la Catalogna, la più ostentatamente isolazionista tra le Comunità Autonome, come dal dopo-Franco vengono chiamate le regioni del Paese iberico. E la decisione di cancellare il cosiddetto sport nazionale dal calendario, votata nel luglio 2010, seppur favorita dalle 180 mila firme raccolte dalla locale associazione Plataforma Prou (l'ultima parola significa emblematicamente "abbastanza" in catalano), ha subito assunto una valenza politica, una sorta di schiaffo a Madrid nel perenne dualismo che ha nel calcio un altro illustre esempio.

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Neutrini più veloci della luce c'è la conferma ufficiale

Nel percorrere i 730 km che separano il Cern dal Gran Sasso ci hanno messo 60 nanosecondi meno del previsto, rivela l'analisi dei dati sull'esperimento. Oggi i dettagli


ROMA - C'è la conferma ufficiale: la velocità della luce è stata superata. I neutrini sono più veloci della luce di circa 60 nanosecondi. Il risultato è ottenuto dall'esperimento Cng 1s (Cern Neutrino to Gran Sasso), nel quale un fascio di neutrini viene lanciato dal Cern verso i Laboratori del Gran Sasso dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn). Il risultato si deve alla collaborazione internazionale Opera, che con i rivelatori che si trovano nei Laboratori del Gran Sasso ha analizzato oltre 15.000 neutrini tra quelli che, una volta prodotti dall'acceleratore del Cern Super Proton Synchrotron, percorrono i 730 chilometri che separano il Cern dal Gran Sasso. I dati dimostrano che i neutrini impiegano 2,4 millisecondi per coprire la distanza, con un anticipo di 60 miliardesimi di secondo rispetto alla velocità attesa. L'analisi dei dati, raccolti negli ultimi tre anni, dimostra che i neutrini battono di circa 20 parti per milione i 300.000 chilometri al secondo ai quali viaggia la luce. Un comunicato del centro ginevrino annuncia che i risultati saranno presentati oggi a Ginevra in un seminario alle 16, ritrasmesso via web all'indirizzo http://webcast.cern.ch 2

 

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venerdì 23 settembre 2011

Afghanistan: morti 3 italiani in incidente

ROMA - E' di 3 militari morti e un altro ferito gravemente il bilancio dell'incidente che ha coinvolto oggi in Afghanistan una pattuglia del contingente italiano. L'incidente automobilistico e' avvenuto ad Herat durante uno spostamento.

I militari morti sono il tenente Riccardo Bucci, nato a Milano l'1 settembre del 1977, in servizio presso il Reggimento lagunari Serenissima di Venezia; il caporal maggiore scelto Mario Frasca, nato a Foggia il 22 gennaio 1979, in servizio presso il Quartier Generale del Comando delle Forze operative terrestri di Verona; il caporal maggiore Massimo Di Legge, nato ad Aprilia (LT) il 22 luglio 1983, in servizio presso il Raggruppamento Logistico Centrale di Roma. Lo fa sapere lo Stato Maggiore della Difesa, spiegando che le famiglie dei militari sono state avvisate.

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"Quel ragazzo ammanettato e pestato a sangue" Lettrice denuncia la violenza di un vigile urbano

La donna ha telefonato alla nostra redazione per riferire quello che ha visto dopo la partita Roma-Siena: "E' accaduto su viale Angelico, intorno alle 22.40. Due motociclisti della municipale hanno fermato un ragazzo a bordo di uno scooter. Avrà avuto diciassette, forse diciotto anni. Lo hanno fatto scendere,  poi gli hanno messo le manette ai polsi. E uno ha iniziato a prenderlo a pugni. Lo ha anche colpito al volto con il casco".  Il comandante dei vigili urbani di Roma: il ragazzo era ubriaco, è stato lui ad aggredire. Il sindacato: "Si è ferito resistendo all'ammanettamento" di GIOVANNI GAGLIARDI

 

"Due vigili urbani in moto ieri sera hanno ammanettato un ragazzo, poi uno di loro ha iniziato a picchiarlo. Lo ha anche colpito al volto con il casco. Quello che ho visto non potrò più dimenticarlo". Esordisce così, con la voce tremante dalla rabbia, una lettrice di Repubblica.it. Ha chiamato la redazione per raccontare il pestaggio di cui è stata testimone diretta. Ma il comandante dei vigili urbani di Roma contesta: il ragazzo era ubriaco, è stato lui ad aggredire. E nuovo testimone racconta: un vigile enorme prima l'ha ammanettato e poi lo ha preso a pugni.

"Ero andata allo stadio per assistere a Roma-Siena - racconta la testimone - poi, al termine, stavo percorrendo a piedi viale Angelico in direzione centro per andare riprendere la macchina che era all'altezza dell'incrocio con via Muggia e viale Carso. Saranno state circa le 22.40, quando ho notato due motociclisti della municipale che sfrecciavano: inseguivano un ragazzo a bordo di uno scooter. Avrà avuto diciassette, forse diciotto anni. Lo hanno fatto scendere. Erano concitati, su di giri, lo hanno strattonato e preso a spinte, poi gli hanno messo le manette ai polsi. A quel punto è iniziato il pestaggio". 


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Sardegna, cemento in riva al mare tra residence e campi da golf

Si potrà costruire anche entro trecento metri dalla costa. Il sacco delle coste. Il governatore Cappellacci pronto a cancellare i divieti di Soru. Ambientalisti in rivolta. La legge salva coste voluta dalla giunta Soru sta per essere smantellata

 

ROMA - Legge salva coste abolita, vecchi piani di lottizzazione tirati fuori dai cassetti, 25 campi da golf per succhiare un'acqua che con il caos climatico diventerà sempre più preziosa. E, a chiudere in bellezza, un'altra colata di cemento che la giunta regionale si appresta ad approvare. È la cura del Pdl per una Sardegna che ha resistito all'epoca d'oro dell'urbanizzazione selvaggia e rischia di cadere ora, proprio in vista del traguardo di uno sviluppo economico dolce, capace di far leva sulla bellezza del paesaggio per creare un'onda lunga di occupazione e benessere.


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La donatrice dimenticata fra scienza e ingiustizia

Durante un intervento, negli anni Quaranta, a Henrietta Lacks fu asportata una porzione di tessuto. Quelle cellule hanno continuato a riprodursi e sono alla base di alcune fondamentali scoperte della medicina. Lei morì in povertà. Rebecca Skloot le ha dedicato un libro. E buona parte della sua vita. Fra reportage e romanzo storico di MARIO DE SANTIS

 

"PERCHE' mia madre è stata la base per la scoperta di farmaci che io non mi posso permettere?". Se lo chiede Deborah, la figlia di Henrietta Lacks. Ovvero la protagonista di una storia da film, ma drammaticamente reale, che ha come teatro la Virginia degli anni Quaranta-Cinquanta. Una donna, nera, nel reparto riservato ai coloured del John Hopkins Hospital di Baltimora, viene sottoposta a un intervento per un tumore all'utero. Le viene asportata - senza consenso - una porzione di tessuto che conteneva le cellule che, senza che allora nessuno potesse immaginarlo, avrebbero cambiato la storia della medicina. A Henrietta Lacks il tumore non lasciò scampo. Morì nel 1951, in miseria, lasciando cinque figli. Quelle cellule continuarono a vivere. E a riprodursi. Moltiplicandosi a miliardi, ancora fino a oggi. Un ricercatore ha stimato che ve ne siano cinquanta tonnellate, raccolte in centinaia di migliaia di provette. Sono le cellule HeLa sulle quali, in sessant'anni, sono stati compiuti gli esperiementi che hanno condotto alla maggior parte delle scoperte fondamentali per l'umanità, da quelle sul cancro a quelle sul dna o la polio, da quelle su moltissimi farmaci a test fatti addirittura sulla Luna. 


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giovedì 22 settembre 2011

Affitti e richieste d’aiuto: famiglie strozzate

Genova - «Io ho lavorato finché ho potuto, e prima si stava meglio. Si riusciva ad arrivare a fine mese. Ora è diventato impossibile e non riusciamo neanche a pagare l’affitto. Dovrò dire al proprietario che non riesco più, e sono 40 anni che abitiamo lì». Parla con calma e rassegnazione il signor Igino, uno dei tanti genovesi che hanno chiesto aiuto al Sicet, il sindacato degli inquilini, e che ha raccontato la sua storia ai microfoni di Radio19, durante la trasmissione News Jockey.
«Io ho una pensione che può anche essere considerata dignitosa - spiega Igino - 1.540 euro al mese. Ma mia moglie non ne ha diritto e ho una figlia disabile civile al 100% e un’altra che riesce a trovare solo contratti a tempo determinato. Così mandare avanti una famiglia di quattro persone diventa impossibile e con 420euro di affitto più l’amministrazione, le bollette, i farmaci, e tutte le spese, ormai non ce la facciamo più».

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Berlusconi: "Otto donne? Scherzavo" Il Gip respinge il ricorso della procura

Il premier parla dell'inchiesta sulle escort: «Sono sereno». Gli atti trasferiti alla procura di Roma

La Procura di Napoli incassa il secondo no sulla competenza territoriale dell’inchiesta sulla presunta estorsione al premier Silvio Berlusconi. Il giudice per le indagini preliminari, Amelia Primavera, ha rigettato l’istanza dei sostituti procuratori Francesco Curcio ed Henry John Woodcook, i quali chiedevano al magistrato di annullare la precedente ordinanza nella quale si dichiarava incompetente territorialmente.

Il giudice ha invece ribadito che, ritenendo credibile il memoriale di Silvio Berlusconi e la testimonianza della segretaria Marinella Brambilla, la dazione di danaro a Valter Lavitola - direttore dell’Avanti e latitante per la medesima inchiesta - sia avvenuta a Roma. Dunque, gli atti saranno trasferiti alla magistratura romana. Domani intanto è il giorno del Riesame chiesto sia dai legali di Gianpaolo Tarantini - detenuto al carcere di Poggioreale - che per il giornalista napoletano in fuga in sudamerica. Anche in questa occasione la Procura ribadirà la competenza territoriale di Napoli. È attesa infine per la scarcerazione dell’imprenditore barese. Già ieri i pm avevano espresso parere favorevole.

"Me ne sono fatte otto? Scherzavo"«Ma lo sapete, io sono un tipo a cui piace scherzare. Anche in quella telefonata in cui dicevo che me ne sono fatte otto, è ovvio che scherzavo. Nessuno potrebbe farlo». Così, conversando con alcuni parlamentari alla Camera, il presidente del Consiglio è tornato sulle intercettazioni che stanno emergendo dalle inchieste di Bari e Napoli.

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La nuova vita dei 4 scoiattoli dopo l'uragano

Quando l'uragano Katia ha colpito il Regno Unito, sono stati scaraventati via dal loro rifugio. Soli e abbandonati, sono stati trasferiti in un centro specializzato a Morpeth, nel Nord dell'Inghilterra. E qui, questi quattro scoiattoli di cinque settimane di vita hanno trovato una nuova famiglia: infermieri e volontari che si prendono cura di loro e li nutrono ogni tre ore con un biberon, proprio come  neonati. 

La nuova vita dei 4 scoiattoli dopo l'uragano
 

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Milanese salvo per un pugno di voti Berlusconi: "Andiamo avanti"

Montecitorio dice no all'arresto del consigliere del ministro Tremonti: 312 contro 306. Sette i franchi tiratori nel centrodestra. Bossi: "Andiamo avanti giorno per giorno". E nel Pdl cresce l'insofferenza per il ministro dell'Economia: "Oggi era assente, comportamento immorale"

 

ROMA - Sei voti salvano il governo e Marco Milanese. Con 312 voti (7 i franchi tiratori nella maggioranza con Bossi che giura: "Non sono della Lega"), l'aula di Montecitorio dice no all'arresto del consigliere politico di Giulio Tremonti - accusato di associazione a delinquere, corruzione e rivelazione del segreto dai magistrati napoletani - e fa tirare un sospiro di sollievo a Berlusconi.  Che, a cose fatte, commenta: "Andiamo avanti, la maggioranza tiene". Anche se Umberto Bossi frena: "Non c'è nessun accordo con il premier 1per arrivare a gennaio 2012, andiamo avanti giorno per giorno".  
Il voto finisce 312 a 306  (la maggioranza richiesta era di 309). E si capisce subito che sono stati sette gli esponenti della maggioranza che hanno votato in difformità all'indicazione di dire "no" all'arresto. Ai 299 voti dei deputati dell'opposizione, infatti, si sono aggiunti altri 7 voti, arrivando al totale di 306 voti a favore della misura cautelare (il vicesegretario del Pd Enrico Letta ha votato anche se non è stato registrato). In Aula erano presenti tutti e 206 i deputati del Pd, 35 dell'Udc (assente Ricardo Merlo), 24 di Fli (assente Mirko Tremaglia), 22 dell'Idv, 5 dell'Api, 3 dell'Mpa (in missione Angelo Lombardo), 3 Liberaldemocratici più Beppe Giulietti del misto. Per un totale di 299 voti .

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DI BERLUSCONI


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«Noi, ex benestanti: due stipendi non bastano più»

Conti in tasca a una coppia

Genova - La famiglia media (virtuale) fotografata da Adoc, l’associazione per l’orientamento e la difesa dei consumatori. Abbiamo provato a metterla a confronto con la famiglia reale per scoprire che, nella vita quotidiana, le difficoltà possono essere maggiori.
Eccola, la coppia con figlio che ieri era da cartolina: lui e lei che lavorano, un figlio da mantenere, un reddito tra i 2.200 e i 2.400 al mese (come dire quattro milioni e mezzo) un tempo più che dignitoso ma oggi a malapena sufficiente per arrivare a fine mese. «Fino alla scorsa primavera riuscivano a mettere da parte a fine mese circa duecento euro - diceva al Secolo XIX il presidente di Adoc Emanuele Guastavino - con i tagli della manovra che costeranno mediamente alle famiglie 150 euro, anche questa minima possibilità di risparmio sarà azzerata».
Adesso mettiamo in campo la famiglia reale: Roberta, 50 anni, dipendente pubblica, e Giampiero, 55,manager e poi impiegato. Poi cassintegrato e poi senza lavoro. Il figlio Luca, 21 anni, va già all’Università e si può permettere di pagare i libri di testo con i suoi (piccoli) guadagni da steward allo stadio. «Guadagno 1.400 euro, mio marito ultimamente ne guadagnava 2.500 ma adesso è disoccupato», racconta Roberta, e questa è la prima differenza tra il mondo reale e l’altro: il lavoro non è una certezza, soprattutto oggi.

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"Troy Davis è stato giustiziato" Inutile l'ultimo tentativo di salvarlo

USA

Il ricorso per ottenere un rinvio presentato in extremis dalla difesa a poche ore dall'esecuzione è stato rigettato dalla Corte Suprema. Il detenuto è stato ucciso con un'iniezione letale nel carcere di Jackson in Georgia

NEW YORK - Dopo una lunga serie di rinvii, sospensioni e ritardi, è stata infine eseguita la condanna alla pena capitale inflitta a Troy Davis, 42 anni, divenuto suo malgrado l'ennesimo simbolo, dentro e fuori l'America, della battaglia contro la pena di morte: in un carcere di Jackson, in Georgia, gli è stata praticata la prevista iniezione letale. A nulla sono servite le manifestazioni a suo sostegno in varie città del mondo e gli appelli di alte personalità per salvargli la vita. Una campagna che ha visto nelle scorse settimane l'adesione di papa Benedetto XVI, dell'ex presidente Jimmy Carter, dell'arcivescovo Desmond Tutu e di molti esponenti politici e personaggi pubblici americani e internazionali.

Ancora nelle ultime ore anche il New York Times aveva ammonito che la sua esecuzione sarebbe stata "un terribile errore". Un portavoce del ministero degli Esteri francese aveva definito "una colpa irreparabile" l'esecuzione; e il Vaticano aveva di nuovo espresso la speranza che la vita del condannato potesse "essere risparmiata". Una manifestazione si è svolta in serata anche davanti alla Casa Bianca, per ottenere un intervento del presidente. Barack Obama, tramite un portavoce ha però fatto sapere di non voler interferire in una questione "che riguarda le procedure uno stato federato" degli Stati Uniti.


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S&P taglia il rating di sette banche italiane outlook negativo per 15 istituti di credito

L'agenzia, dopo il declassamento del debito sovrano del nostro Paese, ha rivisto al ribasso, tra gli altri, i giudizi su Mediobanca, Findomestic, Intesa Sanpaolo e alcune sue controllate, Bnl. Prospettive da "stabili" a "negative" anche per Unicredit


ROMA - Dopo aver tagliato il rating del debito sovrano dell'Italia 1 da A+ ad A, Standard & Poor's ha declassato sette banche del nostro Paese, tra cui Intesa Sanpaolo e Mediobanca, e ha deciso di cambiare in "negativo" l'outlook sul rating di 15 istituti di credito, primo passo per un possibile successivo ridimensionamento del giudizio.

L'agenzia ha tagliato il rating del lungo termine di Mediobanca, di Findomestic, di Intesa Sanpaolo e delle sue controllate Banca Imi, Cassa Risparmio Bologna e Biis che passano da A+ ad A. Restano immutati ad A-1 i rating sul breve termine. Ridotto anche il rating della Bnl a A+/A-1. Per Unicredit l'outlook passa a negativo a causa della revisione del rating sull'Italia ma il giudizio resta immutato.

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Bossi dice no all'arresto di Milanese Il deputato Pdl si autosospende dal partito

Maroni: "Mi adeguo alle decisioni della Lega". In aula si voterà a scrutinio segreto. Vertice Berlusconi-Bossi e poi incontro del premier con Napolitano. Tensione tra Fini e i berlusconiani

 

ROMA - Bossi dice no all'arresto di Marco Milanese, ex braccio destro di Giulio Tremonti. "Non voglio far cadere il governo", dichiara il Senatur a margine di un vertice con i deputati leghisti alla Camera. E poi: "Se decidiamo io e Maroni la base è con noi". Questo l'epilogo di una giornata complicatissima per Milanese, che tra poche ore dovrà affrontare il voto dell'aula sull'arresto chiesto dalla procura di Napoli. Associazione a delinquere, corruzione e rivelazione del segreto sono le accuse dei magistrati napoletani. Ma l'incognita, per lui, era rappresentata soprattutto dall'atteggiamento dei deputati maroniani, quel gruppo di parlamentari vicini al ministro dell'Interno che già avevano determinato il sì all'arresto di Alfonso Papa, a luglio. E alle 17.30 da Maroni era arrivata la notizia che Milanese attendeva: "Mi adeguerò alle scelte della Lega", ha dichiarato il capo del Viminale.   


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mercoledì 21 settembre 2011

Costruzioni, è crisi nera

Alessandria - La crisi sta segnando fortemente il settore edile. Nell’assemblea generale del Collegio Costruttori svoltasi ieri nell’auditorium del Marengo Museum, il presidente Franco Osenga ha aperto la relazione sottolineando che la situazione, per le imprese e per tutti coloro che vi lavorano «è gravemente compromessa e che occorreranno anni per ripristinare condizioni per un’attività stabilizzata e programmabile». Secondo la stima Ance, gli investimenti in costruzioni subiranno nel 2011 una flessione del 4% dopo la riduzione del 6,4 dell’anno precedente. E per il 2012 si prospetta un’ulteriore discesa di oltre tre punti percentuali. «L’occupazione si sta riducendo ai livelli del 2000 – ha aggiunto Osenga – Le imprese attive alla Cassa edile a giugno di quest’anno erano 1.161, con un calo del 19% rispetto al 2009 e i lavoratori 4.806, il 12 per cento in meno». Il presidente si è poi soffermato sui dati delle imprese iscritte alla Cassa edile, al settore costruzioni della Camera di Commercio (7.193) e all’Inail (7.539), sottolineando «quanto lavoro ci sia ancora da fare per regolarizzare tutte le imprese presenti nel nostro sistema produttivo, quante operino al margine della legalità, quanta concorrenza sleale. Non c’è più solo un “lavoro nero” dei dipendenti ma anche per molti “datori”. E molte volte i lavoratori sono datori di sé stessi». Il comparto delle opere pubbliche è quello ancora in maggiore sofferenza, sia per il numero dei bandi di gara pubblicati sia per l’importo complessivo dei lavori appaltati


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A fuoco il centro di accoglienza In fuga 400 immigrati, è rivolta

LAMPEDUSA

A Contrada Imbriacola, dove erano ospitati oltre 1300 migranti tunisini. Incendio quasi spento e diversi intossicati. Chiuso l'aeroporto. Fuga di massa, poi tutti rintracciati, portati nel campo sportivo e in serata 100 trasferiti. Il sindaco: "Il fuoco ha distrutto tutto, il Cie non esiste più. E' guerra, i cittadini reagiranno". La procura di Agrigento apre un'inchiesta

LAMPEDUSA - Un incendio di vaste proporzioni è scoppiato nel pomeriggio nel centro d'accoglienza di Contrada Imbriacola a Lampedusa, dove erano ospitati circa 1300 immigrati tunisini. Ed è allarme in tutta l'isola.

Fiamme e nube nera sull'isola: FOTO 1 - VIDEO 2

Circa 800 gli immigrati erano riusciti a fare perdere le loro tracce ma 400 sono stati rintracciati dai carabinieri vicino al molo Favaloro, gli ltri in vari luoghi dell'isola. La nube di fumo sollevatasi dal rogo ha investito anche il centro abitato, arrivando fin sopra l'aeroporto che è stato momentaneamente chiuso. Ci sono diversi intossicati.

 

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Chat tra robot: il dialogo tra avatar finisce in lite

Quando due menti artificiali progettate per interagire con gli umani si incontrano, può scoccare un'inedita conversazione elettronica. E gli argomenti possono passare rapidamente dalla religione alle questioni più quotidiane e personali. In questo esperimento, due "cleverbot" fanno conoscenza e ragionano tra loro, ognuno ignaro di parlare con un altro automa. Con risultati sorprendenti

Napolitano: "Chi parla di secessione è fuori dalla storia e dalla realtà"

Il capo dello Stato replica a Bossi e alla Padania come alternativa a "un'Italia che affonda". "E' necessario quel cemento nazionale unitario che può mobilitare le energie del Paese". La crescita, secondo il presidente, può partire solo da "un pacchetto di misure" che nasca da "ampie consultazioni". Ma l'Italia resta "una grande economia e un Paese vitale. Da mettere a frutto con scelte poltiche appropriate"

 

ROMA - "Agitare ancora la bandiera della secessione significa porsi fuori dalla storia e dalla realtà". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano visitando la mostra "La macchina dello Stato", presso l'archivio centrale dello Stato all'Eur.

"Questa mostra, così come tante altre iniziative per i 150 anni dell'Unità, mi dice come siano profonde le radici del nostro stare insieme in quanto italiani" ha premesso il capo dello Stato, sferrando poi la sua dura critica alle recenti affermazioni del leader leghista Umberto Bossi,  secondo cui "alternativa a un'Italia che affonda" è quella Padania che a giudizio del leader del Carroccio può realizzarsi concretamente soltanto con la secessione 1


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martedì 20 settembre 2011

Rai Uno scatenata, da Minzolini a Ferrara mezz'ora al servizio di Berlusconi

In rapida sequenza, prima al Tg1 e poi a Radio Londra, due interventi partigiani per minimizzare i guai del premier. "Lui è un eroe, i magistrati dei ragazzotti". "Perché dovrebbe dimettersi proprio ora?". E scattano le proteste. Il presidente Garimberti: "Opinioni che non impegnano la Rai"

 

ROMA - E' tornata in azione la Squadra Delta. Tra le 20 e le 20.30 la speciale "formazione" giornalistica al servizio di Silvio Berlusconi ha sferrato questa sera un micidiale uno-due dagli schermi di Rai Uno nel tentativo di minimizzare i guai politici e d'immagine del presidente del Consiglio. Ad aprire il fuoco è stato il direttore del Tg1 Augusto Minzolini con un imbarazzante editoriale a difesa del premier.

"Perché il premier dovrebbe farsi da parte ora che non c'è stata alcuna scissione nella maggioranza, una maggioranza che ha il merito di aver varato manovra di dimensioni gigantesche per salvare il paese?", ha ammonito il responsabile del telegiornale dell'ammiraglia Rai. "In fondo - ha proseguito - ci sarebbe un'unica ragione per disfarsi di questo governo: proprio il diktat della magistratura che non lo vuole e il giudizio della grande stampa a cui non è mai piaciuto. Considerazioni ragionevoli per alcuni ma a mio avviso per nulla convincenti e che hanno ben poco a che fare con le regole della democrazia. Anche perché, con l'opposizione alle prese con i suoi problemi, non si vede all'orizzonte una maggioranza alternativa che possa varare qualsiasi manovra in una situazione di emergenza. E questa è una considerazione razionale di non poco conto".

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"Propaganda anti-Tav" coro di critiche a Fazio

 

 

 

Standard and Poor's taglia il rating del debito italiano

L'agenzia porta la valutazione da A+ ad A. Decisione motivata con le prospettive di crescita indebolite e la situazione politica che "probabilmente continuerà a limitare la capacità del governo di rispondere a un contesto difficile"

 

WASHINGTON - Standard and Poor's ha abbassato il rating sul debito italiano dell'Italia portandolo da A+ ad A. E l'outlook è negativo, il che significa che in futuro potranno esserci ulteriori tagli. Anche perché le previsioni per il debito sono decisamente peggiorate: il picco - spiegano gli analisti dell'agenzia - è atteso più in là nel tempo e raggiungerà un livello ancor più elevato del previsto. La decisione di S&P arriva in una fase in cui tutti gli occhi erano puntati su Moody's 1, che giorni fa aveva rinviato la sua decisione sul nostro Paese e oggi ha avvertito che la manovra del governo mette a rischio 2 i bilanci degli enti locali. 

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lunedì 19 settembre 2011

Allarme povertà ad Acqui

Acqui Terme - Riprende oggi il servizio offerto dalla mensa della fraternità. Ovvero quel servizio che permette ai bisognosi presenti in città di poter contare su di un pasto caldo, consumato nei locali messi a disposizione dalla Croce Bianca in via Nizza. Sono circa un centinaio i pasti che vengono preparati e serviti quotidianamente, e a questi dati vanno aggiunti quelli registrati dal centro d’ascolto di San Francesco. È di circa una cinquantina la media delle persone che quotidianamente si rivolgono ai volontari per chiedere un aiuto nel pagamento delle bollette di casa, affitti, e quant’altro. Nel corso del 2010 le richieste d’aiuto registrate dal centro sono state 1.457, mentre i contributi erogati sono stati 577 per un importo complessivo di circa 37 mila euro. Una cifra che secondo i volontari è destinata a salire ancora. Analizzando le cifre, sono 1.150 le persone aiutate dal Centro che corrispondono a 325 famiglie di varie nazionalità. Novanta sono italiane.

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Berlusconi, la sfida dei pm a Napoli "Si presenti subito a rispondere"

Scaduta ieri la "finestra" offerta al capo del governo per essere ascoltato come teste nell'inichuesta sul ricatto di Lavitola-Tarantini di LIANA MILELLA

ROMA - Ancora una settimana shock per Berlusconi e il governo. Tra palazzi di giustizia, fibrillazioni interne e l'opposizione decisa a mandare a casa il Cavaliere. Il segretario del Pdl Alfano lo blinda a colpi di frasi-manifesto - "Lui non ha alcuna voglia di dimettersi", "Il Pdl dice no a larghe intese", "Vinceremo le elezioni nel 2013" - ma oggi ecco ad attendere il premier un doppio showdown giudiziario.

A Milano dovrà essere presente per la ripresa del processo Mills. Per starci, e dimostrare ai pm di Napoli che non fugge davanti ai giudici, ha disertato l'assemblea dell'Onu. Routine per Mills, mentre le sorprese potrebbero venire proprio da Napoli, dove il procuratore Lepore e i tre pm Woodcock, Curcio e Piscitelli sono ancora alle prese con l'interrogatorio come testimone da cui finora il Cav è scappato. L'ultima data utile, su quattro giorni, era ieri. Ma gli inquirenti sono pronti a fissarne una nuova se Berlusconi rinuncia alla pretesa di presentarsi con l'avvocato. Altrimenti non resta che l'accompagnamento coatto. Si aspetterà comunque mercoledì, quando il tribunale del riesame si pronuncia sulla competenza. 

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I festini organizzati da due deputate

Nelle carte dell'inchiesta su Tarantini spuntano i nomi di Elvira Savino e dell'europarlamentare Licia Ronzulli. La prima fece incontrare il premier e l'imprenditore pugliese. La seconda aveva il compito di smistare le ospiti nei bungalow di villa La Certosa e di organizzare i voli
Non era solo Gianpaolo Tarantini a organizzare le serate del premier: tra le conversazioni intercettate dalla Guardia di Finanza (inchiesta di Bari sulle escort) spuntano i nomi di due deputate del Pdl, che non sono però indagate. Si tratta di Elvira Savino, in Parlamento dal 2008, e di Licia Ronzulli, deputata al Parlamento Europeo.

La prima fece incontrare Tarantini e Berlusconi al suo matrimonio: il premier le faceva da testimone. Alla cerimonia era presente anche l’ex concorrente del Grande Fratello Carolina Marconi, subito notata dal presidente del Consiglio: “A un certo punto è impazzito per Carolina Marconi e ha detto (a Tarantini, ndr) ‘fammi avere il suo numero’”. Dalle intercettazioni, secondo Repubblica, emerge come Tarantini si sia subito messo in moto per mettere in contatto i due: “Presidente, ha detto volentieri. Quando vuole organizziamo una cena. Ma non le posso dare il numero perché sta sempre con il fidanzato. Le do il mio numero e chiami quando vuole”. E’ la Savino poi a fare pressione sulla concorrente del Grande Fratello perché accetti le avance del premier. E, per essere sicura che la trattativa sia andata a buon fine, chiede a Tarantini: “Ci hai parlato (con Carolina Marconi, ndr), vero?”. “Sì, ho parlato con lei e mi ha detto di sì… e mi vedo domani pomeriggio al De Russie alle sette parlo di persona con lei e poi andiamo là”, risponde l’imprenditore barese.

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Le "spese" di Gianpi per le escort oltre ottantamila euro in nove mesi


domenica 18 settembre 2011

Frana travolge sei alpinisti: muoiono due genovesi

Cuneo - Sono Giulio Gamberoni e Carla Sirio, entrambi di Genova, i due alpinisti trovati morti sulle montagne di Entracque (Cuneo) dopo essere stati travolti, assieme ad altri quattro escursionisti, da una frana ad alta quota ieri pomeriggio.
I due facevano parte del gruppo alpinistico `Le Gritte´ del Cai di Bolzaneto. I quattro feriti, invece, sono tre uomini e una donna e provengono da Genova e Torino.
I sopravvissuti si trovano ora in condizioni di totale sicurezza nel “Rifugio Genova”. Due di loro, che erano riusciti a salvarsi da soli, l’hanno raggiunto ieri sera; gli altri due, dopo una notte all’addiaccio, sono stati salvati e accompagnati dalle squadre di soccorso di Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco e Soccorso Alpino.

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Corteo contro la Lega, una ventina i feriti negli scontri tra centri sociali e forze dell'ordine

I manifestanti hanno provato a forzare il blocco per arrivare a Riva Schiavoni, dove domani si terrà l'adunata del partito di Bossi, e sono scoppiati i tafferugli. Tra le persone colpite, 12 tra poliziotti e carabinieri, due consiglieri comunali e diversi studenti

 

VENEZIA - Tafferugli, lanci di fumogeni e petardi. E' finito così, a Venezia, il corteo organizzato dai centri sociali, dalla Fiom e dall'associazione Stop razzismo contro la tradizionale manifestazione del Carroccio in programma domani in Laguna. I dimostranti - almeno 800 persone, che sfilavano dietro lo striscione "Liberi dalla Lega" - hanno provato a forzare il blocco per arrivare nel centro storico. Gli organizzatori volevano infatti arrivare fino a Riva Schiavoni, dove domani si terrà l'adunata del partito di Bossi. Ma sono stati respinti dalle forze dell'ordine e a quel punto sono iniziati gli scontri.

 

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sabato 17 settembre 2011

Confesercenti: "Peserà per 33 mld su famiglie" Entrate: "Stretta su evasione, abbassata soglia"

Manovra

L'allarme è stato lanciato dal presidente, Marco Venturi: "Il debito va gestito solo con le armi della crescita e della fiducia". Il presidente dell'Istat, Giannini: "Famiglie risparmiano meno per mantenere consumi". Codacons: "Prezzi già aumentati nel 35% dei negozi". Il direttore centrale dell'accertamento: "Sufficiente imposta evasa di 30mila euro per far scattare i reati di dichiarazione fraudolenta"

 

PERUGIA - La manovra varata dal governo pesa per ben oltre la metà sulle famiglie italiane e deprimerà ulteriormente i consumi. Nel suo intervento introduttivo in occasione del Meeting 2011, il presidente di Confesercenti, Marco Venturi traccia un quadro della situazione allarmante e chiede che di "cambiare rotta e rendersi conto che, per reperire risorse, sono necessari tagli alla spesa poiché la pressione fiscale effettiva è alla soglia insostenibile del 54%. La previsione trova conferma anche nelle stime della Cgia di Mestre: "Per i contribuenti onesti è sicuramente una notizia shock: nel 2014, gli effetti complessivi delle manovre correttive di luglio e di Ferragosto faranno schizzare la pressione fiscale reale oltre il 54%", aggerma il segretario della Cgia Giuseppe Bortolussi, indicando che si tratta di un livello "che rischia di deprimere l'economia e gettare nello sconforto milioni e milioni di italiani fedeli al fisco". 


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Travolta la Polonia Italia in finale per l'oro

Volley - Europei

Gli azzurri di Berruto superano 3-0 in semifinale i campioni d'Europa in carica guidati dall'ex ct italiano Anastasi (25-22, 25-21, 25-20) e attendono la vincente della sfida tra Serbia e Russia

di ROBERTO MARCELLETTI

VIENNA - L'Italia travolge 3-0 (25-22, 25-21, 25-20) la Polonia e approda alla finale del campionato europeo di volley 2011. Domenica alle 18 si gioca per la medaglia d'oro e gli azzurri affronteranno la vincente dell'altra semifinale tra Russia e Serbia. Un successo netto e meritato per la squadra allenata dal ct Mauro Berruto che tiene gli avversari sotto pressione per tutto il match. La nazionale confeziona cifre positive in ogni settore del campo e migliora nei fondamentali che avevano lasciato qualche dubbio nel corso della competizione. A spianare la strada alla vittoria muro e battuta, diventati due compagni di viaggio affidabili, ma finalmente la ricezione risponde bene e permette all'attacco di viaggiare con medie stratosferiche. In evidenza l'opposto azzurro, ironia della sorte di nascita proprio polacca e figlio d'arte, Michal Lasko prezioso in tutti i momenti e Savani che nel fase decisiva del terzo set diventa trascinatore.

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Berlusconi e le escort: lo scandalo sul web

Prostitute, women, parties, sex. Sono le parole-chiave dello scandalo escort che ha travolto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi: a lui (e a Gianpaolo Tarantini) sono dedicati i titoli di moltissimi quotidiani e siti di informazione esteri che fotografano 'l'ossessione' del premier italiano

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"L'Italia non può permettersi Berlusconi" pressing dell'opposizione sul premier

Pd, Idv, Sel e Udc chiedono al Cavaliere di farsi da parte. Duro anche Fini: "Al Paese non serve un presidente del Consiglio a mezzo servizio, auspico un nuovo esecutivo"

 

ROMA - All'indomani della nuova valanga di imbarazzanti intercettazioni telefoniche 1 che vedono Silvio Berlusconi protagonista, l'opposizione torna a chiedere le dimissioni del presidente del Consiglio. "L'Italia, con i suoi gravi problemi, non si può permettere un esecutivo che governa a tempo perso. Le parole sono finite. Berlusconi si rechi al Quirinale e rassegni le dimissioni", afferma per conto della segreteria democratica Davide Zoggia, responsabile Enti locali del partito.


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Si schianta aereo durante show Molti morti, decine di feriti

L'incidente durante una manifestazione competitiva di aerei a Reno, in Nevada. A schiantarsi davanti alla folla un anziano ed esperto pilota. Le persone coinvolte sono oltre 50, di cui 13 in pericolo di vita. Incerto bilancio delle vittime

dal nostro inviato ANGELO AQUARO

NEW YORK - L'incubo della strage sullo show aereonautico più famoso d'America. Ci sono molti morti, decine e decine di feriti. Ma la situazione è rimasta poco chiara per tutta la notte mentre le televisioni riportavano le immagini del "crash" che hanno fatto subito il giro di Interet. Migliaia di persone si ritrovano ogni anno a metà settembre a Reno, Nevada, per quel Reno Air Races che trasforma questa landa del deserto nel paradiso degli amanti dei velivoli d'epoca. A perdere il controllo del suo P51 Mustang sarebbe stato un anziano pilota, Jimmy Leeward, 74 anni e più di mezzo secolo di esperienza alla cloche. Al suo aereo aveva dato un nome che adesso suona tragicamente profetico: Galloping Ghost, Fantasma al Galoppo.

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venerdì 16 settembre 2011

IL PONTE DI CARTA

Tra consulenze, progetti e personale, fino a ora è costato quasi 400 milioni. Ma l'Ue, a giugno, ne ha bocciato la realizzazione perché non la ritiene strategica per la viabilità. Eppure la Regione Calabria ha appena stanziato 454 mila euro per finanziare i primi corsi di formazione professionale

Clientele, disegni e quattrocento milioni sullo Stretto c'è un pozzo senza fondo

 

Clientele, disegni e quattrocento milioni  sullo Stretto c'è un pozzo senza fondo

Del Ponte si parla dal 1969. Ma finora non è stata messa neanche una pietra. Secondo la Corte dei Conti, tra il 1986 e il 2008, è costato poco più di 200 milioni di euro. In realtà, tra trivellazioni, progetti e personale la cifra totale dovrebbe arrivare al doppio. Eppure si continua a spendere senza risultati anche se tutti sono convinti che l'opera non si farà
di GIUSEPPE BALDESSARRO e ATTILIO BOLZONI

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Fiat, calo immatricolazioni agosto -7,6% su 2010

Scende la quota di mercato del gruppo in Europa, dal 6,8% al 5,8%

ROMA - Nel mese di agosto Fiat Group Automobiles ha immatricolato in Europa (27 Paesi Ue + Efta) 45.585 nuove vetture, segnando un calo del 7,6% rispetto alle 49.324 unità di un anno fa. A luglio le vendite europee del gruppo torinese avevano invece subito una flessione del 9,9%, attestandosi a 75.365 unità contro le 83.612 di luglio 2010. Lo comunica l'Acea, l'associazione che riunisce i costruttori di auto in Europa.
Nel mese di agosto la quota di mercato in Europa (27 Paaesi Ue + Efta) di Fiat Group Automobiles scende al 5,8%, contro il 6,8% segnato un anno fa. A luglio invece si era attestata al 7,2%, contro il 7,8% di luglio 2010. Lo comunica l'Acea.
Nei primi otto mesi dell'anno il gruppo Fiat ha immatricolato in Europa 667.096 unità, in calo del 12,5% rispetto alle 762.312 dello stesso periodo di un anno fa. Nei primi sette mesi, invece, la flessione delle vendite era stata del 12,8% a 621.511 unità (erano 712.988 nei primi sette mesi del 2010). Rispetto ai singoli marchi del gruppo, Fiat ad agosto ha ceduto in Europa l'11,9% a 32.823 unità, mentre in luglio il calo del brand è stato del 15,3% a 52.781 unità.
Nei primi otto mesi Fiat ha immatricolato 481.826 nuove vetture (-18,2%), mentre nei sette mesi erano state 449.003 (-18,6%). Lancia/Chrysler ha venduto ad agosto 4.908 unità, segnando un incremento del 13,4%. A luglio invece il progresso si era fermato a +1,2% a fronte di 9.187 immatricolazioni. Negli otto mesi il brand Lancia/Chrysler ha venduto in Europa 69.618 nuove vetture, in ribasso del 13,4% rispetto allo stesso periodo di un anno fa, mentre nei sette mesi il calo era stato del 14,9% a 64.710 unità. Alfa Romeo ha ceduto ad agosto in Europa l'1,8% attestandosi a 5.919 unità, mentre a luglio le vendite del brand avevano segnato un rialzo del 6,4% a 10.291 unità. In progresso anche il consuntivo dei otto mesi (+37,7% a 94.625 unità) e dei sette mesi (+41,5% a 88.706 unità). Continua il boom del marchio Jeep che ad agosto ha registrato un incremento del 134,4% a 1.613 unità e a luglio del 140,6% a 2.413 unità. Negli otto mesi, il rialzo messo a segno da Jeep é del 46% a 14.729 unità e nei sette mesi del 39,5% a 13.116 unità.

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Iva piu' cara, da domani possibili rincari Oggi il decreto in Gazzetta

Lungo l'elenco di prodotti il cui prezzo potrebbe aumentare

ROMA - Dal frigorifero alle scarpe, dal profumo alla tovaglia, dalla tvalla chitarra. E dal biglietto per il parco di divertimento all'iscrizione in palestra, alla parcella all'avvocato o all'affittodel garage. E' lungo l'elenco dei prodotti di largo consumo arischio rincaro, col passaggio dell'aliquota Iva del 20% al 21%.
CONSUMATORI, TRA AUMENTI E PIU' IVA +471 EURO ANNO  - "Mentre il prezzo della benzina raggiunge nuovi record, le famiglie si preparano a ricevere una nuova batosta su questo versante". Lo sottolineano i presidenti di Federconsumatori e Adusbef, Rosario Trefiletti e Elio Lannutti, ricordando che "non appena la manovra sarà pubblicata in Gazzetta Ufficiale, infatti, scatterà l'aumento dell'Iva dal 20 al 21%, che farà schizzare immediatamente il prezzo della benzina ad oltre 1,64-1,65 al litro. Questo comporterà una ulteriore ricaduta per le famiglie, il cui benessere è già fortemente compromesso dall'inarrestabile caduta del loro potere di acquisto". Nel dettaglio le ricadute nel settore dei carburanti calcolate dalle associazioni dei consumatori sono complessivamente di +471 euro annui. Agli aumenti registrati dall'agosto 2010 ad oggi, pari a +440 euro, tra costi diretti ed indiretti, si aggiungeranno infatti altri +31 euro dovuti alle ricadute dell'aumento dell'Iva sia per i costi diretti e che indiretti. Per le due associazioni "le ripercussioni più importanti sono quelle che si avranno proprio nel settore dei carburanti: gli aumenti in questo comparto, infatti, hanno l'importante caratteristica di riportare effetti non solo in termini diretti sulle tasche dei cittadini, per i pieni di benzina, ma anche in termini indiretti sul tasso di inflazione" i rincari scatteranno da domani, tenuto conto che oggi è prevista la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della manovra

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A scuola senza libri, iPad per tutti

Genova - La rivoluzione digitale della scuola genovese parte da Mele. Siamo in Val Leira, ma ai ragazzini che hanno appena iniziato la prima media sembrerà di trovarsi nella Silicon Valley grazie a quell’iPad nuovo fiammante nello zaino al posto dei vecchi libri di testo.

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Massacrato per una collanina «Vivo col terrore di incontrarli»

Gli hanno rotto le gambe

Genova - «Sono terrorizzato, tutti mi dicono che dovrei pensare soltanto a guarire, ma ho paura per me e per i miei famigliari. È vero che li hanno presi quei due là? L’ho visto al telegiornale». In una clinica riabilitativa del Levante, dopo aver trascorso settimane nel reparto di ortopedia dell’ospedale Galliera, Aurelio (il nome è di fantasia, per tutelare la sua sicurezza, le sue iniziali sono I. D., ndr) cerca di dimenticare, di rimettere in sesto le gambe che due marocchini di 22 anni gli hanno spaccato in piazza Portello, tra centro storico e Castelletto, il 28 giugno scorso. 


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Ecco il memoriale di Berlusconi: "Ho solo aiutato una famiglia"

"Ho solo aiutato una famiglia che versava in situazione difficilissima". "Mi fu presentato come un imprenditore di successo". Sono alcune delle frasi presenti nel memoriale difensivo di Silvio Berlusconi, con il quale il premier presenta la sua verità sul caso di tentata estorsione nei suoi confronti da parte di Giampaolo Tarantini. Cinque pagine, che peraltro non hanno pienamente soddisfatto i pm di Napoli. Nel memoriale Berlusconi parla anche genericamente di Valter Lavitola, che conosceva "perché giornalista" e conferma la tesi di aver fornito aiuto economico a una famiglia "che versava in situazione difficilissima" e di aver fatto avere ai Tarantini denaro attraverso Lavitola. Si trattava di somme che variavano tra i 5mila e i 10 mila euro: "5mila per Tarantini e 5mila per la moglie".

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I pm: «L'Arcuri rifiutò di prostituirsi»

Depositate le carte dell'inchiesta di Bari

Tarantini chiese all'attrice di prostituirsi con Berlusconi promettendole che il premier l'avrebbe favorita nella conduzione del Festival di Sanremo


Manuela Arcuri (Ansa)
Manuela Arcuri (Ansa)
MILANO - Manuela Arcuri figura tra le donne che Tarantini voler far prostituire, come si legge nell'avviso di conclusione delle indagini sulle escort: l'imprenditore chiese all'attrice di prostituirsi con Berlusconi promettendole che il premier l'avrebbe favorita nella conduzione del Festival di Sanremo, ma lei rifiutò. Della Arcuri si parla in due capi di imputazione. Uno riguarda il solo Tarantini per un episodio del 10 dicembre 2008: secondo gli investigatori, avrebbe cercato di indurre l'attrice «a prostituirsi in favore di Silvio Berlusconi, promettendole che egli l'avrebbe favorita per la conduzione del festival di Sanremo, non riuscendo a portare a termine il suo proposito a causa del rifiuto opposto della stessa».

 

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giovedì 15 settembre 2011

"Nastro su Unipol-Bnl un regalo elettorale anche Berlusconi va processato"

Il gip di Milano ordina alla procura di chiedere il rinvio a giudizio del premier per concorso in rivelazione di segreto d'ufficio. La vicenda riguarda l'intercettazione fra Giovanni Consorte e Piero Fassino ai tempi delle scalate bancarie. Chiesta l'iscrizione nel registro degli indagati per Maurizio Belpietro

 

MILANO - Il giudice per le indagini preliminari di Milano, Stefania Donadeo, ha respinto la richiesta di archiviazione della procura di Milano, sollecitando invece il pm a formulare la richiesta di rinvio a giudizio per Silvio Berlusconi, accusato di concorso in rivelazione di segreto d'ufficio per la vicenda della fuga di notizie sull'intercettazione tra Giovanni Consorte e Piero Fassino 1 ai tempi della tentata scalata di Unipol alla Bnl. I pubblici ministeri, stando a quanto si è saputo, potrebbero formulare la richiesta di processo per il presidente del Consiglio già domani.


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Ungheria: il governo di destra toglie l'immunità al leader dell'opposizione

L'ex premier socialista, Ferenc Gyurcsany, rischia una condanna. Ma il processo suscita molti dubbi. Ennesima svolta di una deriva autoritaria in corso nel Paese. Mentre la maggioranza prova a far passare una manovra durissima e cancella diritti dei lavoratori

 

dal corrispondente ANDREA TARQUINI

BERLINO - Grave svolta nel confronto politico in Ungheria: per la prima volta, in un paese membro dell'Unione europea, la maggioranza di governo tenta la strada di un processo-farsa che quasi evoca alla lontana i decenni bui dello stalinismo o, in Germania, del tribunale speciale di Roland Freisler, per decapitare l'opposizione. L'ex premier socialista Ferenc Gyurcsany, accusato di abuso di potere e danni allo Stato per un contratto con un'azienda americana che egli non firmò mai e che poi nemmeno si materializzò, si è visto togliere l'immunità parlamentare. Sarà indagato e rischia una condanna. Cioè avviene in un paese dove il governo di destra nazionalista-autoritario del premier Viktor Orban, riscritta la Costituzione in senso drammaticamente antidemocratico, varata una legge-bavaglio che limita pesantemente la libertà di stampa con un'autorità di controllo in pugno al governo (Nmhh), epurati media pubblici e pubblica amministrazione, sta tentando anche la scalata del potere giudiziario, e secondo osservatori internazionali vedrebbe volentieri l'opposizione di sinistra privata del suo leader più abile.


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