Berlusconi: "Otto donne? Scherzavo" Il Gip respinge il ricorso della procura
Il premier parla dell'inchiesta sulle escort: «Sono sereno». Gli atti trasferiti alla procura di Roma
La Procura di Napoli incassa il secondo no sulla competenza territoriale
dell’inchiesta sulla presunta estorsione al premier Silvio Berlusconi.
Il giudice per le indagini preliminari, Amelia Primavera, ha rigettato
l’istanza dei sostituti procuratori Francesco Curcio ed Henry John
Woodcook, i quali chiedevano al magistrato di annullare la precedente
ordinanza nella quale si dichiarava incompetente territorialmente.
Il
giudice ha invece ribadito che, ritenendo credibile il memoriale di
Silvio Berlusconi e la testimonianza della segretaria Marinella
Brambilla, la dazione di danaro a Valter Lavitola - direttore
dell’Avanti e latitante per la medesima inchiesta - sia avvenuta a Roma.
Dunque, gli atti saranno trasferiti alla magistratura romana. Domani
intanto è il giorno del Riesame chiesto sia dai legali di Gianpaolo
Tarantini - detenuto al carcere di Poggioreale - che per il giornalista
napoletano in fuga in sudamerica. Anche in questa occasione la Procura
ribadirà la competenza territoriale di Napoli. È attesa infine per la
scarcerazione dell’imprenditore barese. Già ieri i pm avevano espresso
parere favorevole.
"Me ne sono fatte otto? Scherzavo"«Ma
lo sapete, io sono un tipo a cui piace scherzare. Anche in quella
telefonata in cui dicevo che me ne sono fatte otto, è ovvio che
scherzavo. Nessuno potrebbe farlo». Così, conversando con alcuni
parlamentari alla Camera, il presidente del Consiglio è tornato sulle
intercettazioni che stanno emergendo dalle inchieste di Bari e Napoli.
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