Alessandria - La crisi sta segnando fortemente il settore edile. Nell’assemblea generale del Collegio Costruttori svoltasi ieri nell’auditorium del Marengo Museum, il presidente Franco Osenga ha aperto la relazione sottolineando che la situazione, per le imprese e per tutti coloro che vi lavorano «è gravemente compromessa e che occorreranno anni per ripristinare condizioni per un’attività stabilizzata e programmabile». Secondo la stima Ance, gli investimenti in costruzioni subiranno nel 2011 una flessione del 4% dopo la riduzione del 6,4 dell’anno precedente. E per il 2012 si prospetta un’ulteriore discesa di oltre tre punti percentuali. «L’occupazione si sta riducendo ai livelli del 2000 – ha aggiunto Osenga – Le imprese attive alla Cassa edile a giugno di quest’anno erano 1.161, con un calo del 19% rispetto al 2009 e i lavoratori 4.806, il 12 per cento in meno». Il presidente si è poi soffermato sui dati delle imprese iscritte alla Cassa edile, al settore costruzioni della Camera di Commercio (7.193) e all’Inail (7.539), sottolineando «quanto lavoro ci sia ancora da fare per regolarizzare tutte le imprese presenti nel nostro sistema produttivo, quante operino al margine della legalità, quanta concorrenza sleale. Non c’è più solo un “lavoro nero” dei dipendenti ma anche per molti “datori”. E molte volte i lavoratori sono datori di sé stessi». Il comparto delle opere pubbliche è quello ancora in maggiore sofferenza, sia per il numero dei bandi di gara pubblicati sia per l’importo complessivo dei lavori appaltati
Fonte
Nessun commento:
Posta un commento