Corte dei Conti: "Troppe tasse in Def" Bankitalia: "Aumenti siano temporanei"
Il presidente Luigi Giampaolino, in audizione alla Camera: "La pressione fiscale salirà salirà dal 42,5 per cento del 2011 al oltre il 45 per cento per l'intero triennio successivo". Grilli: "Non ci sarà nessuna nuova manovra". Dl fisco, il governo mette la fiducia.
ROMA - Il governo ha messo la fiducia in Senato sul decreto legge sulle semplificazioni fiscali. L'aula del Senato è stata sospesa per consentire alla conferenza dei capigruppo di riunirsi e definire i tempi del voto di fiducia che dovrebbe svolgersi domani. Il tutto mentre il governo nega una nuova manovra correttiva dei conti pubblici e la Corte dei Conti lancia l'allarme di un "corto circuito rigore/crescita", sottolineando che l'aver puntato sull'aumento della pressione fiscale per riaggiustare i conti avrà "effetti recessivi". "Prendendo a riferimento il 2013 si può calcolare - dice il presidente Luigi Giampaolino - che l'effetto recessivo indotto dissolverebbe circa la metà dei 75 miliardi di correzione netta attribuiti alla manovra di riequilibrio".
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