Lavitola: «I 5 milioni chiesti a Silvio? È in debito di riconoscenza verso di me»
Io ero il consulente di Finmeccanica. Con loro avrei potuto guadagnare sette, otto milioni di euro
NAPOLI - Finmeccanica? «Io ero il loro consulente... Con loro avrei
potuto guadagnare sette, otto milioni di euro». Silvio Berlusconi? «Ero
il suo consigliere politico alla faccia di Letta e Ghedini». Eccole le
prime rivelazioni dal carcere di Poggioreale di Valter Lavitola. Ecco il
verbale che serve a far capire quale sarà la difesa del faccendiere
finito in cella per corruzione internazionale e false fatturazioni per
ordine dei giudici di Napoli. Ma anche perché accusato a Bari, proprio
in concorso con l'ex premier, di aver indotto l'imprenditore Gianpaolo
Tarantini a mentire nell'inchiesta sulle escort portate alle feste del
Presidente. Parla Lavitola, si dice disposto a collaborare e mostra di
voler affrontare ogni dettaglio dei suoi rapporti con l'azienda di Stato
specializzata in sistemi di difesa, tanto che i pubblici ministeri lo
invitano più volte a limitarsi a rispondere alle domande. Ma anche il
suo legame con Berlusconi e il suo ruolo rispetto al governo da lui
guidato.
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