Dramma nel Nuorese. L'uomo, 55 anni, si è sparato in testa
Si è ucciso con un colpo alla testa venerdì scorso perchè era stato costretto a licenziare i suoi due figli.
L’imprenditore di 55 anni, secondo quanto si legge sull’Unione Sarda, «non ha lasciato nessun biglietto ma più d’uno a Mamoiada (Nuoro) sussurra che si possa trattare dell’ennesima cronaca di una disperazione dovuta a mancanza di lavoro».
«Da impresario aveva dato occupazione a diversi giovani del suo paese, Mamoiada, pendolari verso la costa per costruire case di villeggiatura - si legge sul quotidiano - Poi, negli ultimi mesi, il precipizio della recessione. Che si è tradotto nel fermo dell’azienda, fino alla difficilissima decisione di licenziare i due figli che si trovano alle sue dipendenze».
L’imprenditore di 55 anni, secondo quanto si legge sull’Unione Sarda, «non ha lasciato nessun biglietto ma più d’uno a Mamoiada (Nuoro) sussurra che si possa trattare dell’ennesima cronaca di una disperazione dovuta a mancanza di lavoro».
«Da impresario aveva dato occupazione a diversi giovani del suo paese, Mamoiada, pendolari verso la costa per costruire case di villeggiatura - si legge sul quotidiano - Poi, negli ultimi mesi, il precipizio della recessione. Che si è tradotto nel fermo dell’azienda, fino alla difficilissima decisione di licenziare i due figli che si trovano alle sue dipendenze».
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