La sentenza della Corte d'Assise d'Appello smonta il primo grado. Decisiva la perizia sulle tracce
di sangue. Lieve malore in aula
Roma
Raniero Busco è stato assolto con formula piena
«per non avere commesso il fatto». Il collegio presieduto da Renato
D’Andria, nel riformare la sentenza di primo grado - che lo aveva
condannato a 24 anni - per l'omicidio della fidanzata Simonetta
Cesaroni-, ha comunicato che depositerà le motivazioni in 90 giorni.
Raniero Busco è stato colto da malore dopo la pronuncia di assoluzione
della Corte d’Assise d’Appello di Roma. Sorretto dal fratello e
attorniato da una gran ressa di telecamere e fotoreporter l’ex fidanzato
di Simonetta è stato portato in una stanza dai carabinieri che svolgono
l’ordine pubblico inCorte d’appello. Esiste una giustizia», così il fratello di Raniero Busco mentre sorreggeva l’ex fidanzato di Simonetta Cesaroni. Tanti amici di Raniero hanno gridato frasi di incitamento all’uomo assolto oggi dall’accusa di omicidio volontario. Decisiva per l’assoluzione di Raniero Busco la perizia disposta dalla Corte d’Assise d’Appello. Secondo le risultanze della perizia il segno su un seno di Simonetta non sarebbe riconducibile ad un morso di Busco e sul reggiseno della ragazza oltre al Dna dell’ex fidanzato comparirebbero altri due Dna.
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