Tragedia nel parco di Macalube di Aragona. Inutili i soccorritori. Aperta un’inchiesta
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L’area dell’esplosione nella riserva Maccalube ad Aragona-Caldare |
Agrigento
Un’esplosione improvvisa, una colonna di fango che zampilla e
schizza come se una bomba fosse caduta sul terreno, la collina che frana
su stessa. Poi il terrore e le grida dei turisti. È questa la scena
avvenuta intorno alle 13 nella riserva naturale di Macalube d’Aragona
dove un cosiddetto «vulcanello freddo» è improvvisamente esploso
eruttando gas e fango e coinvolgendo una famiglia di Joppolo Giancaxio.
Il bilancio è drammatico: una bambina di 7 anni è morta e dopo sei ore i
soccorritori hanno recuperato anche il corpo del fratello di 9,
mentre il padre, un carabiniere, è riuscito a salvarsi. L’esplosione
sarebbe avvenuta in una zona in cui è consentito il passaggio delle
persone senza alcuna precauzione. Per le ricerche sono utilizzati anche
cani soccorritori.
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Il fenomeno geologico dei vulcanelli
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