Oggi alle urne. Gli ultimi sondaggi: 52-48 per il "no". Lettera aperta
di Salmond agli elettori: "Riprendiamoci il Paese". Appello di Gordon
Brown: "Attenti, la secessione è una grande trappola"
EDIMBURGO - Di giorno passeggio
tra negozi, uffici e centri commerciali sulle cui vetrine campeggiano i
poster per il "no" all'indipendenza: consumatore avvertito mezzo
salvato, saliranno i prezzi e scompariranno posti di lavoro, se la
Scozia esce dalla Gran Bretagna. Ma la sera seguo bande di ragazzi e
ragazze che invadono silenziosamente le strade della città a piedi e in
bicicletta, come un esercito guerrigliero, stringendo in pugno gessetti
con cui scrivono "yes" su ogni marciapiede. Avranno 16 anni o poco più: l'età minima per votare,
abbassata apposta dal governo autonomo del premier indipendentista Alex
Salmond, fiducioso che saranno i giovani a fargli vincere questa
battaglia. Tanto da assegnare loro pure una specie di "missione in
famiglia", secondo lo Scotsman, quotidiano locale: convincere
genitori e nonni, mediamente più prudenti, a votare "sì" fidandosi del
giudizio di figli e nipoti.
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