Gavi (AL) “Liberare” il torrente Lemme da un accumulo di ghiaia per
evitare il rischio di allagamenti in caso di piena. Lo chiedono i
residenti di via Bosio all'amministrazione comunale di Gavi, con una
lettera al sindaco Nicoletta Albano.
La preoccupazione delle famiglie, una quindicina in tutto, nasce da
alcuni lavori di dragaggio del letto del torrente effettuati lo scorso
autunno e al conseguente accumulo di ghiaia sulla sponda destra del
corso d'acqua, nel pressi del guado. Lavori che «hanno creato un argine artificiale alto diversi metri e di molto superiore a quello naturale, esistente da tempo e mai oltrepassato dalle piene del torrente», rilevano i residenti.
Gli eventi alluvionali di ottobre e novembre hanno però
fatto franare la “collinetta” di ghiaia portando a un restringimento del
letto e a una deviazione del corso naturale del torrente. Ora l'acqua,
scrivono i residenti, «scorre contro la sponda sinistra, in uno stretto
canale, come non era mai accaduto. Le ricordiamo - proseguono nella
missiva indirizzata al sindaco – che la riva sinistra, da via Berti a
oltre il guado, ad ogni piena consistente del Lemme rischia di essere
invasa dall'acqua perchè, oltre ad essere protetta da un argine già
molto eroso e più basso del destro, è quella dove la forza dell'acqua
batte direttamente e con maggior violenza».
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