L’inizio del nuovo anno mette i protagonisti della politica italiana alle prese non solo con le conseguenze delle questioni affrontate – e magari rimaste aperte – nel 2018, ma anche con questioni del tutto nuove emerse al rientro dalle festività.
Come previsto, anche i sondaggisti si sono presi un periodo di vacanza nel periodo natalizio, e alla riapertura delle “ostilità” si sono subito cimentati a misurare l’opinione pubblica sulle vecchie e sulle nuove questioni. Prima di vedere cosa dicono queste misurazioni, partiamo però dallo “stato di salute” dei partiti (e cioè le intenzioni di voto).
Da questo punto di vista, la prima Supermedia dell’anno è un po’ anomala, dal momento che per ora solo tre istituti hanno pubblicato le loro prime stime del 2019. Più che una media ragionata, quindi, è utile analizzare le tendenze che emergono da queste tre distinte rilevazioni, nell’attesa di avere – presumibilmente dalla prossima settimana – un “campione” più ampio su cui calcolare la nostra consueta Supermedia.
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