NOVI LIGURE (AL) – È più grave di quanto apparso in un primo momento la situazione alla Campari di Novi Ligure: sono infatti 21 (e non quindici) i precari a cui l’azienda non ha rinnovato il contratto.Altri sei, invece, sono stati stabilizzati con l’assunzione a tempo indeterminato.
Secondo il sindacato, la scelta di non avvalersi più di alcuni dipendenti assunti con contratto di somministrazione sarebbe legata al titolo di studio: «Vogliono avere in organico solo persone con il diploma di scuola superiore», spiega Tiziano Crocco, segretario provinciale della Uila-Uil. L’azienda ha fatto sapere che le assunzioni dei precari sono legate ai picchi di produzione stagionale, che si verificano ogni anno. Il mancato rinnovo avrebbe quindi un carattere fisiologico.
Tuttavia, alcuni dei lavoratori coinvolti erano alla Campari da diversi anni (anche cinque) e avevano frequentato anche corsi di formazione. Sul punto l’azienda ha preferito non esprimersi – così come su un eventuale effetto del del Decreto Dignità – limitandosi a sottolineare che l’occupazione, nello stabilimento di Novi, è sempre stata stabile o in crescita.
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