Genova - «L’italiano medio è un miscuglio di varie culture. Se Greci e Latini si fossero chiusi agli altri popoli, si sarebbero chiusi nell’ignoranza»: Eleonora Sclifò, maturanda del Colombo, vede oltre i muri della sua classe, la VB in via Bellucci, un mondo senza dogane alcune. «La Classicità è un punto di riferimento per la questione dei migranti. Nell’antica Grecia, - sottolinea Marco Monteverde rappresentante d’istituto al D’Oria - “xenos” era voce media, indicava lo straniero ma soprattutto l’ospite». Mentre in Italia si infuoca il tema delle migrazioni, sono gli studenti ad invitare alla lungimiranza. Si spande, la loro voce, alla vigilia della Notte dei Licei Classici , l’evento che domani in oltre 400 istituti nazionali, celebra lo studio di antiche civiltà e apre le scuole per essere donate, una sera all’anno, ai ragazzi: questi, nell’ampio respiro di Latini e Greci, danzeranno, suoneranno e canteranno, leggeranno poesie e mostreranno ai “grandi” di che talento siano fatti “quelli del Classico”.
Continua qui
Nessun commento:
Posta un commento