L’Inps e l’Istat hanno ridotto la stima della platea dei beneficiari del reddito di cittadinanza. Saranno 2,4 milioni di persone, per 1,2 milioni di nuclei familiari, e non 5 milioni come annunciato dal governo. A dirlo è il presidente dell’Istat, Tito Boeri, durante un’audizione in parlamento.
Secondo l’Istat saranno invece 2,7 milioni. A divergere dalle stime governative è il numero dei single, che secondo la relazione tecnica sarebbero 363mila mentre secondo l’Inps e l’Istat sarebbero più di 600mila. I single sono coloro che in proporzione hanno diritto a un importo più alto e di conseguenza, le famiglie verranno penalizzate, a causa della limitatezza delle risorse complessive.
“Il modo con cui è stato messo in atto il reddito di cittadinanza favorisce le persone single e invece dobbiamo sostenere le famiglie”, ha detto Boeri.
Oltre un quarto dei beneficiari del reddito di cittadinanza saranno casalinghe, pari a 679 mila su 2,7 milioni di beneficiari totali mentre 428mila sono occupati e 613mila disoccupati.
Gli under 16 sono 515mila mentre gli studenti sono 184mila e i ritirati dal lavoro 224mila. Gli inabili al lavoro sono 63mila.
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